Serie A, Iachini: «Ripartiamo, ma tutti assieme»
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Fiorentina, Iachini: «Siamo pronti per ripartire»

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Coronavirus Fiorentina, Iachini: «Serie A? Pronti a ripartire, ma tutti assieme per lealtà e correttezza»

Non solo la Sampdoria è stata colpita dell’emergenza Coronavirus. Anche la Fiorentina ha avuto diversi giocatori risultati positivi alla malattia. Il tecnico viola Giuseppe Iachini ha fatto il punto della situazione in vista del possibile ritorno in campo.
RIPARTENZA SERIE A – «Siamo in attesa di ricevere notizie certe, ogni giorno le cose cambiano. Noi siamo rimasti a casa, siamo in attesa di capire cosa accadrà in futuro. C’è voglia di riprendere, il calcio è uno spettacolo e può dare sollievo a tante persone. Può essere un momento di evasione in momento così difficile. Noi siamo a disposizione, le autorità competenti dovranno prendere le giuste indicazioni».

CONDIZIONI DI SALUTE – «Ho sentito Cutrone, Vlahovic e Pezzella, al di là della vicinanza, c’era apprensione. Per fortuna si sono rimessi al meglio, ovviamente prima di riprendere l’attività saranno necessari tutti i test, dobbiamo prendere tutte le precauzione perché il calcio è uno sport di contatto. Noi siamo pronti, non è un problema. Il problema è che alcune squadre, e questo è antipatico, non potrebbero ricominciare ad allenarsi. In questo momento dobbiamo rispettare quelli che non possono allenarsi, ad esempio tutti i club lombardi. Dobbiamo ripartire tutti insieme, in modo che possa esserci una giusta ripartenza. Non sarebbe leale e corretto nei confronti di tutti cominciare ad allenarsi prima di altri».

CAMPIONATO CONDIZIONATO – «Chiamarlo regolare è difficile. Gli atleti, dopo due mesi e mezzo che sono in casa, avranno delle problematiche. Dobbiamo vedere se e come si potrà ripartire. I calciatori che hanno contratto il virus dovranno fare un lavoro specifico, vedremo quale sarà il protocollo. Noi siamo pronti a ripartire, lo facciamo con entusiasmo e con professionalità. Dobbiamo stare attenti, ripartiremo a giocare dopo 2 mesi e mezzo e giocheremo in estate con 38-40 gradi, il rischio infortunio per i giocatori è alto. Scudetto?Per rispetto di quello che è accaduto, per la tragedia che stiamo vivendo, sarei per annullare tutto, senza assegnare lo scudetto a tavolino. O si torna in campo e giochiamo fino alle fine, altrimenti annulliamo tutto».

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