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Spalletti sulla tragedia di Genova: «Fermarsi significa che non accadrà più?»

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Spalletti torna a parlare del rinvio mancato della prima giornata di Serie A: «Bisogna evitare che queste cose accadano di nuovo»

Luciano Spalletti, durante la conferenza stampa di presentazione di Sassuolo-Inter, è tornato a parlare della decisione di far disputare la prima giornata di campionato. I tragici eventi che hanno colpito Genova non hanno fermato il carrozzone della Serie A che, oggi alle ore 18.00, prenderà il via con la partita Chievo-Juventus. Il tecnico dell’Inter ha spiegato di non essere a conoscenza dei criteri che hanno portato alla decisione di giocare: «Sono vicino alle famiglie che soffrono. Sarebbe stato giusto fermarsi? Non sono in grado di giudicare la situazione, non conosco i criteri che hanno portato alla scelta di giocare ma l’importante è evitare che queste cose riaccadano. Se fermarsi fosse servito a questo sarei stato d’accordo a bloccare tutto anche per mesi. Tutti i giocatori hanno dimostrato grande dispiacere».

Anche Walter Mazzarri ha voluto commentare la scelta di far giocare tutte le partite, per il Torino ci sarà la complicata gara contro la Roma: «Mi adeguo alle scelte della Lega anche se secondo me sarebbe stato giusto che non giocasse nessuno. Quindi col dolore nel cuore giocheremo. Colgo l’occasione per fare sentite condoglianze ai familiari delle vittime». Di parere opposto l’avversario Eusebio Di Francesco: «Colgo l’occasione per esprimere la mia vicinanza ai familiari, è stato come vivere dentro un film. Ritengo sia stato giusto non far giocare Sampdoria e Genoa, come però ritengo altrettanto giusto che non ci si fermi tutti. La cosa corretta è onorare le vittime giocando e avendo gli atteggiamenti giusti, con rispetto per quello che è successo. Se non si fosse giocato cosa avremmo fatto? Saremmo andati tutti al mare, a teatro o a fare shopping. E cosa sarebbe cambiato? Diverso se ci fossimo fermati a pregare 2-3 ore a casa».

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