Tommasi: «Promozioni e retrocessioni devono restare. Perché cambiare?»
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Tommasi: «Promozioni e retrocessioni devono restare. Perché cambiare?»

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Damiano Tommasi ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in vista del consiglio federale atteso per oggi

Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport, in vista anche dell’atteso Consiglio Federale. Le sue parole:

BLOCCO RETROCESSIONI – «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale quindi non sappiamo neanche se ci sarà una decisione da prendere o una votazione da tenere. Nel caso ci fosse? C’è un solo dato certo. Nell’ultimo consiglio federale è stata deliberata la prosecuzione dei campionati professionistici e la permanenza di promozioni e retrocessioni. Perché questa cosa dovrebbe cambiare?».

SERIE A – «Conosciamo la Lega Serie A. Quelle assemblee vanno sempre in un certo modo, c’è poco da rimanere sorpresi. Unità d’intenti? Magari questa unità d’intenti si è formata proprio intorno a questa proposta di congelamento».

NO DEI CALCIATORI – «Abbiamo già espresso la nostra opinione l’altra volta e non la cambiamo. È stato deciso che promozioni e retrocessioni rimarranno. Con tanto di delibera federale. Sui piani B, C, Z, sulle formule alternative, algoritmi e cose del genere non posso esprimermi dato che in mano non ho niente di scritto. Ascolteremo gli argomenti che verranno presentati al Consiglio Federale».

CONSIGLIO FEDERALE – «Cosa ci aspettiamo? Chiarezza ed equità sulle licenze. Le linee guida così come sono non possono andare. Non si può accettare che con i ritardi nei controlli si favorisca chi non rispetterà gli accordi con i giocatori. Continueremo ad essere intransigenti».

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