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Torreira docet: i tifosi invocano il rinnovo di Schick

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I tifosi chiedono a gran voce il rinnovo, e la conseguente permanenza alla Sampdoria, di Schick: l’esempio è Torreira

L’ambiente blucerchiato vive ore di grande fermento dopo il rinnovo del contratto di Lucas Torreira, malgrado le continue voci di calciomercato che avrebbero voluto il centrocampista uruguayano lontano dai colori blucerchiati. «La Sampdoria è la mia famiglia, volevo restare», ha dichiarato. Chissà che le stesse parole non saranno pronunciate da Patrik Schick dopo le nuove visite mediche del 5 agosto, che gli potranno garantire l’idoneità sportiva per la prossima stagione dopo una leggera infiammazione al muscolo cardiaco. E dalle offerte di Juventus, Inter, Paris Saint-Germain e Tottenham si può passare alla proposta di adeguamento dei termini economici, una mossa strategica che convincerebbe l’attaccante ceco a restare in blucerchiato per almeno un’altra stagione: da un lato la possibilità di completare il percorso di crescita e ambientamento in Serie A, dall’altro l’occasione per la società doriana di aumentare la plusvalenza in caso di futura vendita del suo cartellino.

L’offerta resta sul piatto, si attendono solamente gli esiti dei controlli sanitari. Prolungamento fino al 2022 – proprio come Torreira – e due milioni di euro complessivi: 1,3 milioni di euro di base e altri ottenibili mediante il raggiungimento di bonus nel prossimo campionato. È così che i tifosi sperano di chiudere l’estate, con un’altra nota ufficiale di rinnovo che equivale a un vero e proprio acquisto. In tal senso, si chiuderebbe definitivamente la telenovela legata a Schick e si risanerebbe un rapporto ormai rovinato nelle precedenti settimane, tra l’esplicita volontà di andarsene da Genova e il forte interessamento dei bianconeri. Il tempo darà il suo verdetto, sicuramente proseguirà il corteggiamento della dirigenza e in particolare del presidente Massimo Ferrero, il quale qualche giorno fa si è diretto a Praga per sincerarsi delle condizioni del talento classe ’96, vittima di un periodo non idilliaco.

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