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2013

Pagelle Samp-Hellas: Wszolek positivo, Rodriguez rimandato

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Fiorillo 6 – Torna a difendere la porta blucerchiata e con una responsabilità non da poco: infatti, Fiorillo veste la fascia da capitano nella squadra per cui fa il tifo per la prima volta. Dopo quattro anni, il portiere torna tra i pali da titolare. La sua serata è sembrata sufficiente, ma il gol di Longo (imparabile) macchia leggermente la sua prestazione, comunque positiva.

Rodriguez 5.5 – Anche per lui, ritorno dopo tempo immemore: lui, che ha giocato una sola gara ufficiale in blucerchiato, torna in campo dopo sette mesi. Per la prima volta, l’argentino gioca al “Ferraris”; peccato che Mihajlovic lo schieri in un ruolo non proprio suo. Al massimo, aveva fatto l’esterno destro nel 3-5-2; fare il terzino, invece, è molto più complicato. Ci piacerebbe rivederlo più avanti, magari sgravato da certi compiti difensivi: quando entra Martinho, la sofferenza aumenta.

Fornasier 6 – Nel tema esordi assoluti, Fornasier registra la sua prima presenza da professionista. Longo non sarà Rooney, ma è un buon test per un ragazzo tornato in Italia da poco. Non è andata male, ma sicuramente ha bisogno di acquisire un po’ d’esperienza (dal 35′ s.t. Mustafi s.v. – Con Fornasier uscito per i crampi, viene rispolverato per le battaglie finali contro il neo-entrato Toni ).

Regini 6.5 – Dopo la prova di Milano, si rivede in campo contro l’Hellas: nonostante Cacia e la sua voglia di riscatto, il centrale classe ’90 è probabilmente uno dei migliori in campo. Speriamo di vederlo con la stessa voglia anche in altre occasioni. Senza dubbio, da centrale rende di più.

Poulsen 6 – Meno male che doveva essere fuori forma. A vederlo nella gara di stasera, non sembra affatto: non sarà stilisticamente elegante, ma è efficace e molto attento, con tanto di anticipi. Ogni tanto sbaglia, ma la prestazione è positiva, se valutata nel quadro di un giocatore che non vedeva campo da maggio.

Maresca 6.5 – A proposito di ritorni eccellenti, ecco “Il Capo”: annunciato in pompa magna da Mihajlovic, l’ex Siviglia e Malaga si rimette in gioco. Il fisico non è granché, il fiato è poco, ma la classe c’è ancora: sarà utile, anche se dovrà esser centellinato, in quanto non al meglio (dal 19′ s.t. Eramo 6 – A centrocampo, la rotazione continua: anche l’ex Crotone riassaggia il campo dopo molto tempo e dà il suo contributo).

Renan 6 – All’occasione giusta, il brasiliano non sfrutta benissimo lo spazio a disposizione. Nonostante la staffilata di “San Siro”, il centrocampista non ripete il lampo visto contro l’Inter ed appare piuttosto anonimo. Tutto questo finché, nel finale, trova la seconda rete in quattro giorni, con la bomba del 4-1 blucerchiato.

Bjarnason 6 – Era stato messo in naftalina, ma l’islandese viene riproposto in un ruolo in cui aveva fatto fatica a convincere: quello di esterno sinistro dietro la punta. Alla fine, non solo la prestazione è abbastanza buona, ma l’ex Standard trova anche il primo gol in blucerchiato: il suo destro a porta vuota regala il 2-0 alla Samp. Chissà che non sia un buon segnale per il futuro prossimo del “Thor” a tinte Samp. Peccato che nella seconda frazione faccia molta più fatica a farsi vedere.

G. Sansone 6.5 – Intravisto a Milano, il fantasista si limita a non apparire troppo. Trottola parecchio in campo ed è al posto giusto al 14′ del primo tempo, quando scaglia in rete il pallone del momentaneo 1-0 dei padroni di casa. La sua prestazione è tutto sommato positiva (dal 15′ s.t. Krsticic 6.5 – Tornato dalla squalifica causata dall’ingenuo rosso contro la Lazio, il serbo riassaggia in campo, nuovamente come trequartista del 4-2-3-1: entra giusto per inventarsi la fuga palla al piede per il 3-1 che chiude la gara. In teoria, si guadagna anche un rigore, se non fosse che Renan mette dentro sul proseguio dell’azione il 4-1 finale).

Wszolek 7 – Il polacco continua a migliorare partita dopo partita e questa gara di Coppa Italia diventa la sua vetrina: tanta corsa e caparbietà, tanto che Rubin fa una fatica tremenda a contenerlo. Per poco non sfiora anche l’assist. Se continua così, avrà molto da offrire.

Petagna 5.5 – Partito titolare per la prima volta da quando è alla Samp, il giovane centravanti sgomita e fa bene il lavoro abitualmente assegnato a Pozzi. Il duello con Moras è di quelli duri e lui non demerita. Partecipa attivamente anche al 2-0, quando costringe Mihaylov ad una respinta facile da insaccare per Bjarnason. Purtropo nel secondo tempo scompare e rischia anche di regalare un penalty all’Hellas con un’ingenuità in area di rigore.

Hellas Verona (3-5-2):
Mihaylov 5.5; Marques 5, Moras 5.5, Albertazzi 6 (dal 35′ s.t. Toni s.v.); Sala 5.5, Donadel 6, Donati 5.5, Cirigliano 5 (dal 27′ s.t. Jankovic 5), Rubin 5.5 (dal 15′ s.t. Martinho 6.5); Longo 6.5, Cacia 5.

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