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2013

Pagelle Samp-Lazio: Krsticic ingenuo, Soriano si sblocca

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Da Costa 6 – E’ veramente poco impegnato. Nel finale, qualcosa in più sul destro di Cana sul primo palo, forse, si poteva fare. Per il resto, non ha particolarmente da fare.

De Silvestri 6.5 – Nella nuova posizione da terzino destro del 4-2-3-1 blucerchiato, “Lollo” non manca di metterci la solita corsa. Meno spunti in avanti, ma tanta dedizione nel bloccare Lulic, il suo avversario diretto sulla fascia. Anzi, costringe spesso il bosniaco a rincorrerlo, perché ha tanta benzina in più nel motore rispetto all’esterno in maglia gialla.

Mustafi 6 – Il tedesco, confermato nell’undici titolare da Mihajlovic, è la solita roccia. Va detto che il centrale ormai è una sorta di certezza per la retroguardia blucerchiata e si conferma tale anche nella giornata di oggi. Peccato per il finale: forse su Cana lanciato si poteva fare di più.

Gastaldello 6.5 – Il capitano era sembrato un po’ in ombra in quest’inizio di stagione: anche lui, come altri, ritrova un buono smalto e fa del suo meglio in questa giornata difficile. All’inizio rischia di farsi male con Marchetti, ma poi si riprende: il suo duello con Floccari è tosto, ma nulla che il Gastaldello di oggi non possa affrontare.

Costa 6.5 – Per lui, nuovo vestito tattico: da centrale sinistro di una difesa a tre a terzino mancino di una retroguardia a quattro. Avere come avversario Candreva non è il più facile dei compiti, ma Costa svolge il suo ruolo alla perfezione: anzi, Petkovic sarà costretto a togliere il numero 87 biancoceleste, incapace di scalfire la resistenza del terzino blucerchiato.

Palombo 6.5 – Anche per il vice-capitano della Samp c’è un ritorno al passato: il ruolo da centrocampista d’interdizione lo aspetta sotto il tecnico serbo. Strano a dirsi, ma Palombo ritrova lo smalto delle giornate migliori: non quello però del 2010 e dell’anno della Champions, bensì quello operaio dell’era Novellino, quando l’ex Fiorentina le dava di santa ragione a centrocampo. Nel duello con Ledesma, è lui ad uscirne vincitore (dal 47′ s.t. Maresca s.v. – Entra nel finale e riassaggia il campo).

Obiang 6 – C’è ancora un po’ di strada da fare per lo spagnolo: i giorni migliori sono lontani ed oggi è sembrato uno dei pochi a far fatica, specie nella ripresa, quando la battaglia s’è fatta più dura ed il centrocampo ha dovuto correre di più. Gli auguriamo di migliorarsi sotto la nuova guida tecnica.

Gabbiadini 6.5 – Mihajlovic lo ha pensato come lo aveva visto Pioli l’anno scorso a Bologna: esterno dei tre dietro la punta. Nel primo tempo è molto fumo e poco arrosto, tranne per una punizione che impensierisce Marchetti. Nonostante si veda poco, di gran lunga meglio i secondi 45′: prima causa la respinta che porta al gol di Soriano, poi lavora di sacrificio per trasformare la fase difensiva della Samp da un 4-3-2 ad un 4-4-1, con lui che fa avanti e indietro tra centrocampo e Pozzi. Ammirevole.

Krsticic 4.5 – Spostato venti metri più avanti dal nuovo allenatore blucerchiato, Krsticic diventa più pericoloso e sopratutto più combattivo. Nel primo tempo, mette dei palloni interessanti su piazzato e si fa vedere in zona d’attacco. Forse prende anche troppo della vena combattiva del suo manager, tanto che si becca il giallo nel primo tempo e il rosso diretto ad inizio ripresa. Potremmo discutere se fosse un fallo da rosso immediato, ma Krsticic era già ammonito e certe ingenuità non sono permesse. Specie se ti devi salvare. Andrà comunque riproposto in questo ruolo.

Wszolek 5.5 – Il polacco parte nuovamente dall’inizio, dopo il buon finale che aveva fatto a Firenze. Sopratutto, lo fa nel suo ruolo naturale, da ala sinistra con licenza di offendere. E’ un po’ arruffone, smonta e rimonta ciò che fa, ma la sensazione è che possa far di meglio nel suo ruolo naturale. Esce comunque fra gli applausi della Sud (dal 13′ s.t. Soriano 7 – Entra e la Samp cambia un po’ la sostanza del suo essere: un inedito 4-3-2 per coprirsi meglio dopo l’espulsione di Krsticic. Invece, è la sua domenica, finalmente: trova anche il gol dell’1-0, dopo aver sfiorato clamorosamente una prima volta la rete con un tocco, che conclude la sua corsa sulla traversa).

Pozzi 6.5 – Lui ci mette sempre il massimo: sponde, botte e la miglior occasione del primo tempo, sventata solo da un miracolo di Konko, che ha bloccato la sua conclusione a botta sicura. Meriterebbe anche un rigore nella seconda frazione, quando Konko lo trattiene palesemente in area; tuttavia, l’arbitro lascia andare l’azione e la Samp trova il gol del vantaggio (dal 34′ s.t. Petagna s.v. – Entra nel finale per un Pozzi esausto e la funzione è la stessa: mantenere la palla il più lontano possibile dalla porta di Da Costa. Purtroppo non ci riesce).

Lazio (4-4-2):
Marchetti 6; Konko 5.5, Ciani 6, Cana 6.5, Radu 5.5; Candreva 6 (dal 24′ s.t. Ederson 5), Ledesma 5.5 (dal 22′ s.t. Hernanes 5.5), Onazi 6, Lulic 5; Keita 5.5 (11′ s.t. Perea 5), Floccari 6.

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