Sampdoria, la stagione complessa dei portieri blucerchiati: i numeri delineano un quadro preoccupante. Ecco quale

Sampdoria, i numeri certificano la stagione nera vissuta dai portieri blucerchiato. Ecco il dato

Una vera e propria maledizione sembra abbattersi sulla porta della Sampdoria in questa travagliata stagione, alimentata da scelte di mercato che hanno generato più incertezze che sicurezze. L’instabilità nel ruolo di estremo difensore è stata uno dei tanti, troppi punti interrogativi che hanno caratterizzato l’annata blucerchiata.

A inizio campionato, si sono alternati tra i pali elementi come Vismara (10 presenze) e Silvestri (7 presenze), entrambi poi ceduti nel corso della stagione. A questi si aggiungono i casi di Ravaglia e Chiorra, mai impiegati in partite ufficiali e protagonisti di uno scambio di prestiti con la Carrarese, che ha ulteriormente rimescolato le carte senza apportare stabilità.

Il risultato di questa gestione è clamoroso: nessuno dei portieri utilizzati dalla Sampdoria in campionato ha superato le 15 partite. Un dato a dir poco incredibile, se si considera che in una squadra il portiere dovrebbe essere il giocatore più longevo in campo, colui che garantisce continuità e sicurezza all’intero reparto difensivo. La mancanza di un punto fermo tra i pali ha inevitabilmente inciso sulla solidità della retroguardia e sulla fiducia dell’intera squadra.

Questa girandola di portieri è solo un sintomo delle difficoltà affrontate dalla Sampdoria in questa stagione. Una serie di decisioni discutibili e una programmazione che non ha portato i frutti sperati hanno contribuito a un’annata complessa, culminata nella lotta per la salvezza. L’infortunio di Cragno in un momento così delicato non fa che amplificare la sensazione che sulla porta doriana aleggi una vera e propria sfortuna.