Marco Lanna su Leoni: «L’ho visto giocare alla Samp, a Parma è cresciuto molto. Le big devono investire in questi giovani, in futuro può…»

Marco Lanna, ex presidente della Sampdoria, ha parlato dell’ex blucerchiato Giovanni Leoni: le sue dichiarazioni

Marco Lanna, ex giocatore e presidente della Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di tuttomercatoweb.com, soffermandosi a parlare, peraltro, del futuro di Giovanni Leoni, difensore con un trascorso in blucerchiato nella passata stagione.

Arrivato a gennaio 2024 dal Padova in prestito con diritto di riscatto, Il giovane difensore centrale venne confermato in vista della stagione 24/25, prima di essere venduto al Parma in Serie A. Dopo un periodo di ambientamento, ecco che il giocatore è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio in maglia crociata, attirando su di sé le attenzioni di diverse big italiane, che potrebbero scatenare presto un’asta per accaparrarsi il suo cartellino.

Dopo aver ricordato il periodo in blucerchiato del giocatore, Lanna ha parlato della necessità, da parte dei grandi club italiani, di investire su questo tipo di giocatori, giovani e con potenziale, per farli crescere e avere una risorsa importantissima in rosa. E il classe 2006 potrebbe essere uno dei giocatori del futuro, se fatto crescere in maniera adeguata. Di seguito le sue dichiarazioni sul difensore centrale e sul suo futuro in questa sessione di calciomercato:

LEONI – «L’ho visto giocare qualche volta alla Samp, ed era molto giovane. Ma adesso, a Parma, è cresciuto molto. Anche le big devono credere in questi giovani e farli crescere, possono migliorare nella tecnica di base e di ruolo. Trovare giocatori che siano già pronti a 18-19 anni è impossibile, escludendo Yamal».

FUTURO DEL GIOCATORE – «Se c’è una buona base ci puoi lavorare su, e l’investimento va fatto anche da parte delle grandi. Vale la pena investire su di lui, è un bravo ragazzo che ha voglia di lavorare: se impara i trucchi e le malizie del mestiere può diventare un grandissimo centrale di difesa».