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Bentornata continuità: da Novellino a Giampaolo, riecco il triennio

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Nessun allenatore dopo Novellino era rimasto alla Sampdoria per più di due stagioni: con Giampaolo torna la continuità tecnica

Dieci lunghi anni sono passati dall’ultima volta che la Sampdoria è riuscita ad avere continuità tecnica sulla propria panchina. Da Novellino a Giampaolo: in mezzo undici allenatori, quasi uno per stagione, sebbene ci siano stati diversi campionati in cui l’esonero è stata una costante del club doriano. Novellino è stato l’ultimo tecnico a compiere un ciclo importante in blucerchiato: dal 2002 al 2007, dalla Serie B alla A. Cinque anni intensi, conquistando l’ottavo posto nella stagione 2003/04 e il quinto nella successiva. La più complicata fu la stagione 2005/06 dove registrò il punto più basso in classifica della sua gestione – dodicesimo posto -, seguito da un posizionamento a metà classifica nel campionato 2006/07. Poi l’addio, dopo di lui il biennio con Mazzarri, foriero di alcune soddisfazioni importanti, seguito dall’annata storica con Delneri che portò il raggiungimento del quarto posto in classifica.

Dal 2011/12 la lenta e progressiva agonia: Di Carlo e l’uscita dai preliminari, l’esonero e l’arrivo di Cavasin. La retrocessione in Serie B è il punto più basso della gestione di Garrone. La scelta di Atzori, per riconquistare subito la massima serie, che non riesce però a far decollare la Sampdoria apre la porta al miracolo, compiuto da Iachini subentrato in corsa: sesto posto, playoff, la notte di Varese, il ritorno in Serie A. Il tecnico però non convince e al suo posto viene chiamato Ferrara per il campionato 2012/13: non ne vedrà la fine, anche lui viene esonerato, al suo posto arriva Rossi. Destino analogo, nella stagione 2013/14 viene sostituito da Mihajlovic. Il 12 giugno 2014 è un momento storico per la Sampdoria che passa dalle mani della famiglia Garrone a quelle di Ferrero. Mihajlovic resta sulla panchina doriana per la stagione 2014/15 che sarà uno dei migliori campionati della squadra blucerchiata: si chiude in settima posizione con 13 vittorie, 17 pareggi e 8 sconfitte e la qualificazione in l’Europa League. Sulla panchina arriva Zenga: la storia è nota, l’uscita con il Vojvodina e l’esonero portano alla Sampdoria Vincenzo Montella. La salvezza arriva grazie ai punti fatti dal tecnico precedentemente esonerato ed è un fallimento: le strade si separano per volere dell’Areoplanino. Nella stagione 2015/16, finalmente, arriva Giampaolo e con lui torna la continuità tecnica che mancava da dieci anni, nella speranza che la stagione 2018/19 sia quella del salto di qualità.

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