Per quanto riguarda il turismo, non accettiamo accordi bilaterali a livello europeo che creino percorsi turistici privilegiati. Sarebbe la distruzione del mercato unico, significherebbe che all’interno dell’Unione Europea un comparto del turismo, che in Italia contribuisce quasi al 13% del PIL, possa essere condizionato da accordi bilaterali: saremmo fuori dall’Unione Europea. Sugli spostamenti tra le Regioni, abbiamo avuto un incontro ieri l’altro: c’è questo tavolo permanente di confronto. Le Regioni ci hanno prospettato l’esigenza che questi spostamenti interregionali rimangano congelati o comunque limitati al massimo. Non abbiamo ancora adottato il nuovo decreto, ma mi sembra che si tratti di una richiesta, maggioritaria sebbene non unanime, ragionevole. In questa fase in cui ci avviamo a una ripartenza pressoché completa è bene, col piano nazionale che abbiamo elaborato, evitare troppi trasferimenti interregionali che potrebbero condizionare una valutazione della curva epidemiologica».