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Criscitiello shock: «Proposto l’Avellino a Ferrero, il sì è vicino»

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Criscitiello svela: «Ho proposto l’Avellino a Ferrero, siamo vicini al sì. Ma temo nessuno voglia vendere»

Dopo il mancato acquisto del Palermo, con la vittoria del bando da parte dell’accoppiata di imprenditori Mirri-Di Piazza, Massimo Ferrero non è certo intenzionato a mollare la presa. Il closing per la cessione della Sampdoria è ormai vicino, ma l’attuale patron blucerchiato vorrebbe rimanere nel mondo del calcio dopo aver detto addio a Genova e sta sondando per questo motivo diverse piste.

Tra queste, anche la possibilità di rilevare l’Avellino, tramite l’aiuto di Michele Criscitiello, noto giornalista avellinese e direttore di Sportitalia: «Ho proposto l’Avellino al Gruppo Felleca che ho conosciuto in questi due anni di Como. Sanno fare calcio e sarebbero state le persone giuste per Avellino; in questo momento storico. Ho fatto mandare una PEC al Commercialista Garau ma nessuno ha mai risposto. Tribunale, zero risposte. Proprietà zero risposte. Si sono stufati, ho fatto con loro anche brutta figura e in due giorni sono diventati proprietari del Foggia. Nel frattempo ho tenuto caldo Massimo Ferrero – ha svelato a thewam.net – presidente della Sampdoria. All’inizio mi disse di no, poi l’ho convinto e ha detto nì, oggi siamo vicini al sì».

«Ferrero è pazzo di una città calda come Avellino e se venisse lo farebbe per portare l’Avellino in A in 4-5 anni e non la vorrebbe far vegetare in C. Ferrero mi ha chiesto di accompagnarlo in questo viaggio ma mi spiace perché credo che sarà molto breve. La sensazione è che nessuno voglia vendere. Attenzione: è anche giusto così, non si può obbligare qualcuno a vendere qualcosa che gli appartiene. Però bisogna essere sinceri con i tifosi. E nessuno perde tempo».

L’obiettivo, insomma, è convincere Giannaandrea De Cesare a lasciare l’Avellino: «Non conosco la proprietà attuale del club – ammette Criscitiello – ma hanno la mia stima per aver vinto il campionato al primo colpo. Credo che oggi l’Avellino non possa valere più di 500.000 euro. Siamo a fine luglio e non c’è una squadra, il titolo di C vale ben poco e il vero valore sono i tifosi con il botteghino e, in futuro, una convenzione dello stadio a 99 anni con diritto di superficie come hanno fatto a Udine e Torino. L’Avellino ha bisogno di basi solide per il futuro. Credo che Ferrero sia la soluzione migliore, al 60%, con D’Agostino al 40%. C’è bisogno, in questo momento, di unire le forze e non di disperderle. Io per l’Avellino ci sarò sempre. Fate un fischio e corro…. Anche se 4 anni fa in occasione di un Avellino-Novara dalla Terminio mi sputarono anche in testa».

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