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Da Vieira a Gabbiadini: quelli che aspettano Di Francesco

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L’arrivo a Genova di Di Francesco permetterà a diversi blucerchiati di rilanciarsi: ecco chi potrà beneficiarne maggiormente

Definito ormai ufficialmente l’addio con Marco Giampaolo, per la Sampdoria viene adesso il momento di progettare la prossima stagione, stagione che vedrà sedere sulla panchina del club blucerchiato Eusebio Di Francesco. L’accordo fra il tecnico abruzzese e il presidente doriano Massimo Ferrero è pressoché totale, si aspetta ormai solo la risoluzione del contratto che lega ancora l’ex allenatore della Roma al sodalizio giallorosso per ufficializzare il matrimonio. Con l’arrivo di Di Francesco la Sampdoria potrà così dare una sterzata al calciomercato, cercando di fornire al tecnico una rosa il più completa possibile già a partire dal ritiro estivo. Volti nuovi a parte, però, sono anche diversi i giocatori già in rosa che attendono con trepidazione l’arrivo dell’ex allenatore del Sassuolo per giocarsi le proprie carte dopo una o più stagioni vissute in chiaroscuro con Giampaolo.

Fra questi, Bartosz Bereszynski: il terzino destro è stato perno inamovibile della difesa con Giampaolo negli ultimi due anni, ma nel girone di ritorno della scorsa stagione ha perso i galloni da titolare indiscusso, accomodandosi spesso in panchina. Di questa situazione ha beneficiato Jacopo Sala, autore di prestazioni che hanno convinto molti dei suoi detrattori a recitare il mea culpa. La situazione del polacco è in realtà ancora da definire – Walter Sabatini starebbe pensando di portarlo a Bologna e lo stesso difensore potrebbe chiedere alla Samp di essere ceduto per trovare nuovi stimoli – ma nel caso in cui Bereszynski dovesse restare a Genova, avrebbe a disposizione il ritiro estivo per impressionare Di Francesco e riprendersi una maglia da titolare.

Discorso differente invece per Ronaldo Vieira. Giampaolo non ha mai nascosto la stima nei confronti del “bambino” ma, a conti fatti, nello scorso campionato l’inglese non ha certo accumulato un minutaggio clamoroso, complice anche l’ottima stagione del collega di reparto Albin Ekdal. Nell’ipotesi che Di Francesco scelga di attuare un 4-2-3-1, però, per Vieira potrebbero aprirsi nuove opportunità – in coppia con lo stesso Ekdal davanti alla difesa, per esempio – senza dimenticare che, scontato l’anno di apprendistato nel calcio italiano, ci si auspica che per il classe ’98 quello venturo possa essere l’anno dell’esplosione. Il Milan, su chiara indicazione di Giampaolo, ha fatto un pensiero all’ex Leeds, ma le chance che la Sampdoria si disfi di una potenziale plusvalenza in così breve tempo sono poche: starà a Di Francesco – che, a proposito di ciò, avrà tutto l’interesse economico nel generare plusvalenze – mettere Vieira in condizione di rendere al meglio.

Chi più di tutti potrebbe però beneficiare della nuova gestione tecnica è Jakub Jankto: il ceco non ha reso come ci si aspettava con Giampaolo in panchina, è sembrato spesso fuori dagli schemi di gioco dell’ormai ex tecnico doriano e non è stato certo quel valore aggiunto del centrocampo blucerchiato che i tifosi speravano potesse rivelarsi. Ipotizzando l’impiego dell’ex Udinese largo a destra o addirittura in posizione centrale dietro l’unica punta, libero di potersi dedicare maggiormente alla fase offensiva piuttosto che a quella difensiva, ci si immagina che l’impatto del numero quattordici possa essere più importante e decisivo. Di Francesco si è dimostrato un tecnico abile nel “riciclo” di alcuni giocatori mal sfruttati nelle precedenti gestioni e la vocazione offensiva del suo calcio potrebbe aiutare Jankto a trovare una collocazione tattica più congeniale alle proprie caratteristiche tecniche.

La collocazione tattica è sempre stata un problema anche per Gianluca Caprari, seconda punta e trequartista con Giampaolo, ma mai collocato, per esigenze di modulo, nel ruolo che ha permesso al classe ’93 di affermarsi in Serie A, quello di attaccante esterno. In questo senso, il passaggio a un 4-2-3-1 o, eventualmente, a un 4-3-3 – potrebbe rivelarsi una vera e propria manna dal cielo per l’attaccante, che ha sempre dimostrato di saper rendere al meglio giocando più vicino alla fascia. Stesso discorso si può fare per Manolo Gabbiadini: prima punta con Delio Rossi nelle prime tredici giornate della stagione 2012/13, il centravanti di Calcinate segnò solo tre reti.

Spostato sulla destra di un tridente offensivo da Sinisa Mihajlovic, Gabbiadini mise a segno tredici gol – fino al passaggio al Napoli nel gennaio 2015 – e si guadagnò anche la chiamata in nazionale. Un nuovo spostamento laterale potrebbe rappresentare la svolta anche per l’ex Southampton, apparso troppo spesso spaesato nel ruolo di seconda punta. Per tutti questi giocatori l’arrivo a Genova di Di Francesco rappresenterà la possibilità di un rilancio: chi per riguadagnarsi in posto da titolare, chi per ribaltare le gerarchie dello scorso anno e prendersi finalmente un posto nell’undici di partenza. Un’ultima possibilità, per tutti, per capire se la loro avventura alla Samp potrà svoltare in positivo o se ci sarà bisogno di un addio per rilanciarsi altrove.

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