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Ekdal amareggiato: «Europa o no, adesso dobbiamo vincere»

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Ekdal dopo Sampdoria-Lazio: «Primo tempo da dimenticare, quanti errori. L’Europa non conta, dobbiamo vincere le ultime quattro per la maglia e per i tifosi»

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È un Albin Ekdal visibilmente amareggiato, quello che arriva in mixed zone dopo Sampdoria-Lazio. La sconfitta rimediata stasera tarpa le ali ai blucerchiati, che allontanarsi sempre più i propri sogni europei: «Sicuramente sì, abbiamo fatto un primo tempo da dimenticare subito. Poi nel secondo tempo siamo usciti molto uniti come squadra e abbiamo giocato come sappiamo fare. Avremmo potuto fare un altro gol e prendere un punto, ma alla fine abbiamo perso per colpa di un primo tempo molto brutto. Abbiamo fatto errori, e poi giocare contro la Lazio con un uomo in meno non è mai facile perché è una squadra forte. A volte a decidere sono piccoli episodi, abbiamo preso due gol che sicuramente potevamo evitare».

Persiste un’evidente difficoltà nel compiere il definitivo salto di qualità: «Non saprei, abbiamo tante qualità in questa rosa ma magari dobbiamo essere più costanti, essere la stessa squadra tutte le partite è ciò che ci è mancato quest’anno. Europa? Abbiamo quattro partite da vincere, non cambia niente se non andiamo in Europa. Dobbiamo vincere per la maglia della Samp e per i tifosi – spiega Ekdal – poi alla fine vedremo dove saremo ma anche se non andiamo in Europa non deve cambiare nulla».

In ballo c’è anche il futuro di Marco Giampaolo: «Abbiamo un buonissimo rapporto con il mister, il nostro obiettivo è andare in Europa. Se rimane qui? Non ne ho idea, ma abbiamo lavorato molto bene con lui, stiamo bene: abbiamo fatto un campionato abbastanza bello. Dovete chiedere a lui. Cos’ha detto durante l’intervallo? Io ho fatto terapie per il ginocchio, quindi non ho sentito cos’ha detto, ma siamo usciti dagli spogliatoi come un’altra squadra e abbiamo fatto molto bene. Avremmo meritato il pari. Se abbiamo già parlato con Ferrero? No, non l’ho visto».

Il centrocampista svedese è convinto che la Lazio abbia vinto non tanto per merito suo, ma per via delle distrazioni della Sampdoria: «È stato più demerito nostro. Il primo gol è un errore nostro, il secondo si poteva evitare e poi è arrivata l’espulsione. Nonostante tutto l’abbiamo quasi pareggiata – conclude – quindi dobbiamo essere contenti del nostro secondo tempo».

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