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Ferrero allontana la cessione: «Samp come la sora Camilla»

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Il presidente Ferrero studia il calendario della Sampdoria, pensa solo all’Europa League e allontana la cessione

Un importante passo avanti nella lotta per un posto in Europa League la Sampdoria l’ha fatto battendo il Milan. Ora però arriva il test più importante contro il Torino in trasferta. Il presidente Massimo Ferrero, sulle frequenze di Gr Parlamento, ha fatto il punto sul momento dei blucerchiati:«Abbiamo ancora nove partite da giocare e c’è tanta voglia, fantasia e ambizione per arrivare in Europa. Ce la possiamo fare, ma pensiamo una partita alla volta. Mercoledì sarà molto importante contro il Torino. I ragazzi sono carichi e contenti, e anche loro hanno l’ambizione di arrivare il più in alto possibile. A Torino sarà una grande gara, decisiva, perchè abbiamo avversari fortissimi come Atalanta e Fiorentina. Poi sabato sera sfideremo la Roma e dopo ci sarà il derby. Un bel calendario, ma noi non guardiamo le altre, andremo avanti fino alla morte. Sarei felice se la Samp vincesse qualcosa perchè Giampaolo se lo merita, è un cultore del calcio».

«Vincere contro la Roma – continua il numero uno doriano – per me è tanta roba. Quando assumo i ragazzi dico che per farmi felice devono battere Roma, Juventus e Lazio. Poi ce le giochiamo tutte. Io sono cresciuto con i derby romani, ma il migliore della Serie A è quello di Genova. Sono orgoglioso dei miei tifosi, sono meravigliosi e li ringrazio tanto per seguire la Sampdoria, che amo ed è la mia azienda. Anche quando mi contestano significa che mi amano». E sulla cessione ancora smentite: «Per ora solo chiacchiere e distintivi. Ho preso una ragazzina meravigliosa che è cresciuta senza trucco. La Sampdoria non è una donna facile, è una regina del campionato. Ho fatto tante cose e nessuno ne parla, sono felice che tutti la vogliono, non vorrei diventasse come la sora Camilla, tutti la vogliono e nessuno la piglia. Se io fossi in loro, parlerei di meno e farei più fatti. Parlare significa destabilizzare e la mia forza è che siamo un gruppo forte, di lavoratori. Mi dispiacerebbe molto lasciarla, non mi godrei le mie creature».

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