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Giampaolo sul mercato: «Vorrei mantenere questo gruppo». E su un futuro all’Inter…

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Giampaolo parla di mercato a margine del Premio “Amici dei bambini”: da Defrel a Tonelli, passando per Andersen e Kownacki

A Milano va in scena questa sera l’assegnazione del Premio “Amici dei bambini”, giunto alla sua 15a edizione e promosso dall’U.S. Aldini Bariviera e Ai.Bi. Tra i premiati, anche il tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo, che si è concesso ai microfoni della stampa presente: «I complimenti che mi fate li giro alla mia squadra, perché è un gruppo che pur rinnovandosi ogni volta riesce sempre ad ottenere buoni risultati. Giochiamo per divertirci e per cercare di migliorarci sempre. Europa? È un’ambizione di tantissime squadre, tra cui anche la Samp, perché in questo momento la classifica dice così, ma non dobbiamo disperdere il gusto di giocare le partite e di essere Samp. Domenica a Firenze l’abbiamo fatto un po’ meno, c’è rammarico. Maggio è lontano, vedremo cosa ci riserverà il campionato. Giochiamo per vincere e quindi per fare meglio».

Ci si chiede quando Giampaolo compirà finalmente il grande salto e approderà in una big, dopo averne sfiorate diverse durante la sua carriera: «La mia ambizione è fare un grande campionato con la Samp – taglia corto il tecnico – di migliorare il campionato dello scorso anno. Poi siamo tutti ambiziosi, dal club ai calciatori ai tifosi. Si lavora per migliorarsi sempre e raccogliere risultati, quindi l’ambizione è far meglio. La mia passione per l’Inter? È un’avversaria. Sono stato tifoso da bambino, poi facendo questo mestiere e crescendo si perde anche la passione che si può avere da piccoli per una squadra. Sono ricordi d’infanzia».

Sul rendimento di Fabio Quagliarella, attualmente capocannoniere della Serie A: «È l’ultimo dei Mohicani, è immenso (ride, ndr). A volte non riesco nemmeno a godere dei suoi grandi numeri perché sono troppo coinvolto, però penso i tifosi blucerchiati si siano divertiti e possano continuare a farlo. Se merita la nazionale? Per i numeri sicuramente sì, anche se la carta d’identità dice 35 anni. Noi abbiamo qualche pregiudizi per quanto riguarda il dover fare i conti con l’età, ma Fabio è un calciatore che va in gol da 10 partite di fila, quindi meriterebbe eccome una chiamata».

Giampaolo passa poi a parlare di mercato: «Abbiamo concordato delle strategie insieme al club – spiega – l’unico giocatore che dovrà partire o che è giusto che vada a giocare è Kownacki. Giocatore di talento, giovane, ma reclamava un minutaggio migliore: tutti gli altri rimangono alla Samp, per quanto mi riguarda.  Poi il mercato non lo faccio io. La mia intenzione è andare fino in fondo alla stagione con questo gruppo, poi a giugno si spariglieranno le carte e si penserà a fare qualcosa di nuovo e diverso».

Tra i giocatori più “chiacchierati” di questa sessione invernale c’è sicuramente Joachim Andersen, finito nel mirino di diversi top club«È bravo lo scouting della Samp a trovare giocatori forti e di prospettiva, poi bisogna avere il coraggio di metterli in campo e qua lo possiamo fare, pur confrontandoci con le ambizioni e la storia del nostro club. Sono stati bravi i nostri osservatori a trovare gli Skriniar prima e gli Andersen adesso. Loro due sono della stessa pasta. Se Spalletti mi chiedesse informazioni su di lui? Io sono sempre molto onesto con i miei colleghi, mi espongo chiaramente». Un’ultima battuta su Lorenzo Tonelli, che rischia un’interruzione anticipa del prestito e il ritorno a Napoli: «Son cose del club, a me interessa il calciatore», conclude Giampaolo.

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