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Giustizia per Matteo Sereni, potrà rivedere i suoi figli

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La Corte d’Appello di Sassari annulla la sentenza di condanna del 2015: Matteo Sereni potrà rivedere i suoi figli

Ci sono storie che sono difficili da raccontare, soprattutto quando vengono coinvolti bambini e si parla di abusi. La storia che vi stiamo per raccontare coinvolge un ex portiere blucerchiato, Matteo Sereni che dopo anni di battaglie legali ha ottenuto la sua vittoria più importante. Ma facciamo un passo indietro per chi si fosse dimenticato il calvario che Matteo Sereni ha dovuto sopportare. Correva l’anno 2011 quando Matteo Sereni dopo la sua esperienza al Brescia, tronca la sua carriera bruscamente. Ha 36 anni, un’età che per un portiere non è problematica, fisicamente sta bene, ma chiude con il calcio giocato. Non passa molto tempo che le motivazioni che lo hanno portato a chiudere con il calcio vengono a galla: con la moglie, sua procuratrice, Silvia Cantoro c’è una causa di divorzio difficile, anzi terribile, anche perchè corredata di un’accusa di molestie sessuali su minori in relazione alla loro figlia. Per Matteo Sereni inizia la battaglia legale, per difendersi dalle infamanti accuse e per ottenere la custodia dei figli. Passano due anni, siamo nel 2013, il caso passa nelle mani della Procura di Tempio, essendo i fatti denunciati a Porto Cervo. Non è coinvolto solo Matteo Sereni, ma anche il fratello e un amico di famiglia: l’addebito non è solo di molestie ma anche di pedopornografia. Passano altri due anni per l’avvio dell’udienza preliminare, il 30 giugno 2015 Matteo Sereni viene condannato in primo grado a tre anni e sei mesi di reclusione al termine del processo svolto con rito abbreviato. In quella sede gli viene anche revocata la potestà genitoriale. Parallelamente la procura di Genova apre un’indagine per calunnia nei confronti della moglie Silvia Cantoro per i reati contestati al marito e Matteo Sereni propone appello avverso la sentenza di primo grado inflittagli.  Sono passati altri due anni e siamo giunti al 2017, la Corte di Appello di Sassari ha emesso la sua sentenza annullando quanto precedentemente deciso. Il tribunale di Tempio infatti era stato dalla difesa più volte ritenuto incompetente territorialmente rispetto al Tribunale di Torino dove, come affermano i legali di Matteo Sereni, faranno valere le ragioni del loro assistito. Ma per l’ex portiere blucerchiato la cosa più importante è che l’annullamento della sentenza di condanna gli permetterà nuovamente di vedere i figli, cosa che gli era stata vietata dal 2015. Gioia e commozione nelle parole del ex portiere: «È la partita più importante della mia vita, è quella per i miei due figli, che accuse ingiuste hanno strappato al mio amore».

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