Indagine Sampdoria, sospetta appropriazione indebita? Il precedente
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Indagine Sampdoria, sospetta appropriazione indebita? Il precedente

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Indagine Sampdoria, sospetta appropriazione indebita: il club sarebbe comunque parte lesa qualora venisse confermata la distrazione

Le intercettazioni tra Andrea Diamanti e Massimo Ferrero hanno esteso alla Sampdoria le indagini della Procura. Secondo la Guardia di Finanza sarebbe stati distratti dalle casse blucerchiate 25omila euro e utilizzati per sanare i debiti di “Blue Cinematografica” e “Blu Line”. La domanda degli inquirenti è come queste somme sarebbero passate da UC Sampdoria a SportSpettacolo srl. Al netto delle smentite di Luca Ponti, avvocato di Ferrero, e Gianluca Vidal, trustee del Trust Rosan, il reato che potrebbe essere contestato a fine indagini è quello di appropriazione indebita.

Non sarebbe un caso nuovo in Serie A. Un precedente è noto ed è quello che ha coinvolto il presidente dell’Hellas Verona. La procura contestò a Setti di aver sfruttato il suo doppio ruolo di amministratore e socio unico, per mascherare l’origine di movimenti di denaro. Secondo le indagini, Setti aveva indicato su diversi documenti bancari che i soldi in questione provenivano dalla distribuzione di dividendi della società. In realtà le somme sarebbero state usate per mettere al riparo un’altra società di sua proprietà, poi fallite. In questo scenario, come in quello che riguarderebbe la Sampdoria, la società di calcio risulterebbe parte lesa.

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