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Linetty vuole attenzione: «Battiamo il Milan ad ogni costo»

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Linetty punta il Milan: «Se vogliamo l’Europa, dobbiamo vincere ad ogni costo. Piatek? Fortissimo, ma non deve segnare»

Quando in ballo c’è il destino del club, come nel caso della Sampdoria, i discorsi riguardanti una possibile cessione possono prendere il sopravvento sulle questioni di campo. Non per Karol Linetty, però, che ai taccuini de La Gazzetta dello Sport ha richiamato l’attenzione dei compagni e di tutto l’ambiente sulla sfida di domani sera: «In testa ho solo il Milan. Dobbiamo batterlo se vogliamo andare in Europa. La classifica è cortissima, non possiamo fermarci. Se vogliamo, e lo vogliamo tutti, andare in Europa League bisognerà fare l’impossibile per vincere. Le prossime due settimane, poi, saranno fondamentali, con un mini-ciclo di tre partite che si chiuderà con il derby».

La gara del “Ferraris” vedrà contrapposti due grandi bomber, Fabio Quagliarella tra le fila blucerchiate e Krzysztof Piatek tra quelle rossonere: «Con Piatek ci siamo visti in nazionale, abbiamo scherzato sulla partita. Lui non è cambiato: sa bene cosa deve fare in campo, è sempre stato così.  Quando è in area diventa fortissimo. Se c’è una situazione in cui può segnare, non sbaglia. Fortissimo, davvero, ha proprio la testa per il gol, e lavora costantemente per avere il cento per cento di possibilità di andare a segno, se l’occasione è favorevole. Vuole segnare, sempre. Nell’U21 abbiamo giocato insieme, ma l’ho affrontato anche da avversario in campionato».

«È molto simpatico – prosegue Linetty – un ragazzo positivo. Non mi ha stupito. Quando lui è arrivato a Genova ha fatto subito tanti gol cambiando la squadra. Nel Milan si è ripetuto, la doppietta all’Atalanta è stata pesantissima. Se continua così, può diventare un numero uno assoluto anche in rossonero, ma gli auguro di riuscirci da… domenica. Sabato non deve segnare, dobbiamo vincere noi. Quagliarella ha fatto due gol a Parma, prima anche un assist, spero che si ripeta sabato. Ormai Fabio è una leggenda». Sotto la gestione di Marco Giampaolo, il centrocampista polacco ha fatto col tempo grandi passi avanti: «Sono molto più forte sul piano tattico, e quindi più completo. Quando vado in campo, mi trasformo, faccio l’impossibile per rubare palla all’avversario. Ma solo lì – assicura – fuori sono normalissimo».

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