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Manfredi sul salvataggio della Samp: «Abbiamo visto la possibilità di salvare un marchio storico, ma stiamo ancora spostando macerie»

Matteo Manfredi, presidente della Sampdoria, ha parlato del salvataggio del club nel 2023: le sue dichiarazioni
Matteo Manfredi, presidente della Sampdoria, ha concesso un’intervista all’edizione Economia del Corriere della Sera, nella quale ha parlato apertamente del salvataggio del club nel 2023 e del difficile processo di ristrutturazione in corso.
Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato inedito sulle difficoltà affrontate e sulla visione a lungo termine per la società ligure. Manfredi, a capo di un’operazione che ha scongiurato il fallimento, ha delineato con chiarezza la complessità della situazione ereditata e le ambizioni per il futuro.
Un “miracolo finanziario” per salvare un marchio storico
Manfredi ha definito il salvataggio della squadra genovese un vero e proprio «miracolo finanziario». Ha spiegato che la sua expertise in situazioni di crisi, come quella in cui versava il club blucerchiato, è stata determinante. L’impegno economico profuso è stato notevole e coraggioso:
SALVARE LA SAMPDORIA NEL 2023 – «Uno dei nostri temi è il distressed: situazioni in difficoltà da risanare. Con la Samp abbiamo visto la possibilità di salvare un marchio storico, che rischiava di scomparire per sempre. Abbiamo investito 6 milioni prima ancora che il tribunale desse l’omologa: senza quell’atto di coraggio la squadra non si sarebbe potuta iscrivere al campionato. È stato un miracolo finanziario».
Questa scelta audace ha permesso ai blucerchiati di iscriversi al campionato e di ripartire da zero, un passo fondamentale per la continuità del club. Le sue parole, infatti, sottolineano il grande impegno e la grande passione che il presidente ha per la società, un valore aggiunto per la squadra e per i tifosi.
La difficile opera di ricostruzione
Il presidente non ha nascosto le difficoltà che la società sta affrontando in questo momento. La fase di ristrutturazione è complessa e richiede tempo, soprattutto a causa dei problemi ereditati dalla precedente gestione. L’obiettivo, ora, è quello di portare la società a un livello più alto, più competitivo e più solido.
RISTRUTTURAZIONE SOCIETARIA – «Stiamo ricostruendo l’infrastruttura del club devastata da chi ci ha preceduto. Stiamo ancora spostando macerie».