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Pirlo, il ricordo del cucchiaio ad Hart a Euro 2012

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Con i campionati ormai alle ultime battute, i commissari tecnici delle nazionali iniziano a prepararsi per Euro 2024, in programma dal 14 giugno al 14 luglio

 Nei 30 giorni in Germania, le 24 protagoniste si sfideranno prima nella fase a gironi, successivamente nella fase a eliminazione diretta, con la squadra vincitrice che potrà alzare al cielo il trofeo all’Olympiastadion di Berlino. Questo stadio è entrato a far parte dei ricordi dei tifosi italiani per la vittoria del Mondiale 2006 ai danni della Francia. 

Mentre aspettiamo l’inizio di Euro 2024, c’è proprio un ricordo particolare entrato nella storia della competizione e riguarda l’attuale tecnico della Sampdoria Andrea Pirlo

Nel 2012 Pirlo si è reso protagonista di un gesto incredibile quanto rischioso, segnando un rigore alla Panenka, ovvero “il cucchiaio”. Quell’esecuzione, ancora oggi, viene ricordata, in primis per la tecnica, ma soprattutto per la freddezza dimostrata dall’allora regista bianconero. 

La freddezza di Pirlo e il cucchiaio che ha fatto la storia 

Era il 24 giugno 2012 quando allo Stadio Olimpico di Kiev si disputava il quarto di finale tra Italia e Inghilterra, due formazioni che fin dalla prima partita erano favorite alla vittoria finale di Euro2012. Sulla panchina Azzurra sedeva Cesare Prandelli e nei 120 minuti la sua squadra ha dimostrato di essere superiore ai Tre Leoni di Hodgson, ma senza mai riuscire a infilare la palla in rete. 

Durante la serie dei rigosi e sul dischetto si presenta Andrea Pirlo, da sempre considerato uno dei migliori giocatori in attività e uno dei più forti italiani della storia. Gli Azzurri hanno bisogno di passare al turno successivo per poter continuare il proprio cammino e dimostrarsi squadra da battere. Questo Pirlo lo sa bene, ecco perché nonostante la pressione, arriva tranquillo e sicuro di sé, mentre Hart, portiere inglese, continua a muoversi sulla linea cercando di distrarlo. 

L’arbitro fischia e il numero 21 dell’Italia sorprende tutti: tira fuori dal cilindro il famoso rigore di Panenka, conosciuto anche come cucchiaio, spiazzando addetti ai lavori e lo stesso portiere inglese, con quest’ultimo che si vede superare dallo “scavetto” mentre si tuffa alla sua destra.

Un gesto rimasto impresso nella storia, tanto da essere citato recentemente in una intervista da Calhanoglu che ha voluto esaltare la grandezza di Andrea Pirlo. L’attuale tecnico della Samp all’epoca ha voluto chiarire che non è stato premeditato, ma frutto del momento osservando il portiere muoversi durante la rincorsa. Insomma, un tiro che solo a chi ha grande intelligenza calcistica può riuscire in pochissimi secondi.

Perché viene chiamato rigore alla Panenka?

Il rigore tirato da Pirlo con quello stile ha radici decennali e venne eseguito da Antonìn Panenka agli inizi degli anni ’70, ma fu soltanto con il Campionato Europeo del ’76 che le persone poterono ammirare il gesto tecnico. 

Durante la finale del torneo giocata tra Cecoslovacchia e Germania dell’Ovest, Panenka eseguì il “cucchiaio” durante la serie dei rigori. Ovviamente la palla entrò in rete, assicurando così la vittoria alla Cecoslovacchia. Da allora, qualsiasi tiro di rigore eseguito in questo stile unico è comunemente chiamato “alla Panenka”.

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