Sampdoria, Jankto: «Serie A? Ci stiamo preparando. Derby significa tanto»
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Sampdoria, Jankto: «Serie A? Ci stiamo preparando. Il derby significa molto»

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Jankto ospite del Sampdoria eSports weekend: il terzino blucerchiato parla di videogiochi e molto altro

Nell’ambito del Sampdoria eSports weekend c’è spazio anche una chiacchierata tra Mattia Lonewolf92 Guarracino e Jakub jankto. Ecco le parole del centrocampista blucerchiato.

CORONAVIRUS – «È tutto più complicato, non sappiamo cosa succede. Noi ci stiamo preparando giorno dopo giorno, monitoriamo la situazione. Ci sono cose più importanti. Ho sentito che si può tornare in campo da domani, la strada è ancora lunghissima. Fine emergenza? La prima cosa che farò è allenarmi, non sono uscito da casa per due mesi perché sono stato a contatto con i miei compagni e dovevo restare in isolamento. Speriamo che con l’inizio dell’estate la situazione migliori».

DERBY – «È la partita più importante per tutta la città. Fortunati a non aver mai perso negli ultimi anni, il bilancio è buono e continueremo così. I tifosi caricano, nello spogliatoio si respira un’atmosfera diversa. Significa tantissimo anche per noi calciatori. Non dimenticherò mai i bellissimi festeggiamenti dei tifosi. Non ne ho ancora perso uno, spero di non vivere mai questa sensazione».

AVVERSARIO PIU’ FORTE – «Quando giocavo per l’Udinese, a Napoli non toccai mai la palla per 45 minuti. Con Sarri giocavano il calcio più bello del mondo. Come giocatori singoli dico Pjanic, non perde mai il pallone e ha una tecnica incredibile. Cristiano Ronaldo, Higuain, Dybala, ma anche Quagliarella per quello che ha fatto l’anno scorso segnando per diverse partite consecutive».

ESPORTS – «Quando ero piccolo, ho sempre avuto la passione per i videogiochi. Il mio sogno è sempre stato quello di creare un team e in questi ultimi mesi è un mondo che è esploso, mentre fino a qualche anno era sconosciuto. Tra cinque o dieci anni sarà lo sport più seguito del mondo. La mia squadra è formata da persone che mi aiutano nel progetto, io mi concentro sul calcio. Tengo separate le due cose: lavoro e hobby».

FAMIGLIA – «Tra due settimane, mio figlio compirà un anno. È stato un anno ricco di emozioni, non è facile gestire un bambino a 23 anni. La mia ragazza è bravissima e quando non ci sono, magari in trasferta o in nazionale, si preoccupa di tutto».

CARATTERE – «Sono un po’ frizzantino, ma non creo casino. Quando ero piccolo di più, adesso no».

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