Sampdoria, nuova vita per Mannini: «Lavoro e mi diverto»
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Nuova vita per Mannini: «La Champions con Delneri tra i ricordi più belli»

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L’ex centrocampista della Sampdoria, Daniele Mannini, ha parlato della sua nuova vita come manager dell’azienda del suocero

Nuova esperienza per Daniele Mannini. L’ex centrocampista della Sampdoria, lavora come manager dell’azienda del suocero a Beverley Town in Inghilterra (contea dell’East Riding Yorkshire), e per divertirsi gioca a calcio nella squadra locale. Ecco le sue parole a gianlucadimarzio.com.

MOTIVAZIONI – «Sono sempre andato a mille all’ora, senza fermarmi mai. Quando ti spacchi la schiena per qualcosa i risultati arrivano. Nel calcio come nella vita di tutti i giorni».

LAVORO – «Faccio il manager nell’azienda di mio suocero. Ho sviluppato due brand, inventando due marchi. Siamo pieni di clienti e le cose stanno andando al meglio».

SCELTA – «Io sono partito da zero, anzi forse anche da qualcosa in meno, avendo fatto il calciatore per vent’anni. Mi sono rimboccato le maniche e ho imparato tanto. Anche perché non c’erano altre soluzioni, se non ti dai da fare vai a casa. La mia è stata una scelta ragionata, sono venuto qui con mia moglie anche per far crescere qui le nostre figlie e fargli imparare l’inglese».

IL PASSATO NEL CALCIO CHE CONTA – «Ho chiuso una parentesi in grande serenità e devo dirti che non mi manca».

NUOVA ESPERIENZA NEL BEVERLEY TOWN – «Vado lì per divertirmi e fare gruppo, non ho ripreso a giocare a calcio seriamente. La sera andiamo a fare delle grandi cene e si beve birra tutti insieme. Per questo ho detto si, non per il calcio in se».

SPONSOR – «Il club sulle maglie ha il logo di una delle attività di cui sono manager. È un modo per farci un po’ di pubblicità e darci visibilità».

RICORDI CALCISTICI – «Tra Sampdoria e Napoli conservo moltissimi ricordi. Dalla Champions con Delneri ai campioni con cui ho avuto il piacere di giocare».

GLI EX COMPAGNI – «Alcuni erano di altro pianeta, che proprio lì vedevi e pensavi ‘Ma che ci faccio io con loro?’. Cassano, Pazzini o Lavezzi, solo per citarne alcuni. Ma anche Zalayeta a Napoli era incredibile, dovunque gliela lanciassi la stoppava in ogni modo. Ma quello che mi ha impressionato più di tutti è Hamsik. Ci ho giocato a Brescia e poi a Napoli. Ma quando sono tornato, dopo i due anni alla Samp, ho trovato un altro giocatore. Pronto, leader e di un talento incredibile».

RESPONSABILITA NEL LAVORO – «Sono io il manager, ho delle responsabilità e sono contento di potermele prendere».

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