Da Sabiri a Djuricic: tutti gli errori commessi da Stankovic alla Sampdoria
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Da Sabiri a Djuricic: tutti gli errori commessi da Stankovic alla Sampdoria

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Dejan Stankovic non è scevro da errori: il tecnico della Sampdoria ha contribuito con le sue scelte alla retrocessione

La retrocessione della Sampdoria è figlia di più circostante. Il fattore societario: una proprietà inesistente e un futuro incerto, non sono le credenziali giuste per avere stabilità e conferire certezze a una squadra formata per lo più da prestiti con scadenza giugno 2023. Due sessioni di calciomercato improntate solo alla salvaguardia del bilancio e non all’aspetto sportivo. La scelta di due tecnici non idonei alla missione: Marco Giampaolo per un aspetto caratteriale, Dejan Stankovic per inesperienza, non erano in grado di portare a termine l’obiettivo.

Restando su Stankovic, gli errori compiuti dal tecnico sono parecchi e non compensabili con l’atteggiamento da battaglia che, gli va riconosciuto, ha in parte cercato di trasmettere alla squadra. Il primo errore è la gestione di Abdelhamid Sabiri: non è accettabile che si “bruci” un potenziale rinforzo in questa maniera, prima estromettendolo dal progetto e poi buttandolo in campo nel momento del bisogno e aspettandosi che risponda presente. Se poi il calciatore non possiede le caratteristiche per mettersi a disposizione il problema si complica.

La gestione Fabio Quagliarella. Il capitano è vero che ha avuto qualche acciacco fisico e per l’età non poteva garantire novanta minuti, ma decidere di estrometterlo per far spazio a Sam Lammers è stata una scelta inconcepibile. Al pari della decisione di fossilizzarsi su Filip Djuricic, arrivato svincolato dal Sassuolo per chiari ed evidenti motivi dimostrando di non essere nemmeno un lontano parente del Djuricic visto in neroverde, non è stata vincente.

Con il senno di poi anche il ritiro in Turchia può considerarsi un errore: se da un lato ha compattato il gruppo, dall’altro è stata una spesa che è risultata eccessiva e inutile. Altra scelta discutibile: Martin Turk al posto di Nicola Ravaglia. Le gerarchie dicevano che Turk era arrivato come secondo portiere in sostituzione di Nikita Contini, ma forse dare spazio fin da subito all’esperienza dell’ex Cremonese avrebbe potuto portare a risultati differenti. Non è facile entrare nel merito delle scelte di formazione e di cambi effettuate nell’arco della stagione, ma è evidente che in parte hanno contribuito ai risultati sul campo.

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