Trust Sampdoria, perché non può essere aggirato: i dettagli

Chi vuole la Sampdoria deve passare attraverso il Trust Rosan: tempi lunghi per aggirare la procedura e i rischi

Chi vuole acquistare la Sampdoria in tempi brevi e senza incorrere in azioni di opposizione da parte dell’attuale proprietario del club, deve passare tramite il Trust Rosan. Il problema di questo istituto giuridico, non regolato ma solo recepito dalla legge italiana, è che blinda i beni al suo interno creando una schermatura dall’attacco di creditori e affini. Chiunque si ponga in posizione di opposizione al Trust ha scarse possibilità di spuntarla, al netto che le tempistiche per farlo sarebbero lunghe e i costi legali altrettanto importanti.

Esclusa quindi la possibilità di uno scioglimento anticipato del Trust: che è impossibile a meno che non vi sia il consenso di tutti i soggetti coinvolti nel negozio giuridico (e nel caso della Sampdoria resta fermo l’obiettivo di fare finanza esterna da parte di Ferrero), non ci sono altre strade (con tempi brevi) per scavalcarlo. Il tentativo di dichiarare nullo il Trust, laddove si pensasse di farlo, giunti al 26 maggio, presupporrebbe un iter giudiziario che porterebbero la Sampdoria ben oltre il termine del 20 giugno. Altresì tentare di superarlo con un aumento di capitale da parte del socio di minoranza (o esterno) è impossibile: in primo luogo perché per entrambe le operazioni serve il placet del socio di maggioranza e secondariamente perché lo scopo del Trust sopravvive anche all’aumento di capitale.