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Dossena: «Sostanze nel calcio? Servono studi approfonditi»

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La morte di Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic ha aperto di nuovo il problema dei farmaci somministrati ai calciatori: le parole di Dossena

La morte di Gianluca Vialli non è ricollegabile a qualcosa che possa aver assunto durante la sua carriera di calciatore. Il tumore al pancreas è una delle neoplasie più mortali esistente e i casi di malati che abbiano superato i cinque anni dalla diagnosi e l’operazione non superano il 10%. La morte dell’ex Sampdoria ha però scatenato una reazione, unita a quella di Sinisa Mihajlovic, è necessario iniziare a fare luce su quello che negli anni passati è successo e potrebbe succedere ancora. L’uso di sostanze, anche lecite, potrebbe provocare in futuro danni. L’appello di Dino Baggio è seguito dalle parole di Beppe Dossena.

CONTROLLI«Quando ho iniziato negli anni 70 mi è capitato di prendere il Micoren come tanti, poi negli anni sono stato molto più attento a quello che mettevo nel mio corpo. Dovrebbero fare studi più approfonditi sul fatto che ci possa essere una maggiore incidenza di alcune malattia tra ex calciatori».

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