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2014

Addio comproprietà: ecco come cambia la Sampdoria

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Una svolta epocale, una svolta della quale sentivamo necessità e bisogno. Finalmente dalla stagione 2014/15, quella che inizierà tra meno di un mese, non ci saranno più le comproprietà. Il provvedimento preso dal Consiglio Federale nella giornata di ieri avrà valenza ex nunc, ovvero da adesso, senza retroattività, quindi non ex tunc. Il significato è semplice: le comproprietà attualmente poste in essere non verranno sciolte, a meno che non si trovino gli accordi per farlo, ma in futuro non sarà più possibile stabilire nuovi accordi di partecipazione e di compartecipazione. Capitolo a parte per i diritti di riscatto della metà, come De Silvestri o alcuni nostri giovani in prestito altrove, vedere Luca Rizzo al Modena: gli accordi scritti prima del provvedimento del Consiglio restano in vigore, quindi sarà possibile riscattare la metà di un giocatore, come da accordi, salvo poi risolvere la comproprietà entro il giugno del 2015.

La Sampdoria, com’è noto, ha diverse comproprietà attualmente all’attivo, tra alcune che spesso ci capitano sotto il naso e altre che, invece, sembrano quasi dimenticate. Alcune verranno quasi sicuramente risolte entro il 20 giugno, altre invece dovranno essere rinnovate per un altro anno, l’unico possibile, e poi chiuse e risolte nel giugno del 2015. Insomma siamo all’ultimo giro di boa, siamo all’ultima occasione valida per risolvere accordi che potrebbero fruttare un tesoretto non da poco da reinvestire sul mercato. E allora perché procrastinare?

Partiamo dalle più note e da quelle che sono già state ben delineate. Ludovic Biabiany, arrivato nel gennaio del 2011 alla Sampdoria, venne valutato, all’epoca, 7 milioni di euro, rientrando nell’affare Pazzini. Una valutazione che venne ritenuta dai più spropositata, ma che a oggi si spera possa solo essere confermata. Il suo contratto, in scadenza, verrà rinnovato per altri quattro anni con la Sampdoria, così da potersi assicurare una solidità economica e una sicurezza tale da garantire al giocatore francese un buon mercato, soprattutto dal punto di vista remunerativo. Il Parma, da parte sua, ha bisogno di monetizzare: l’arrivo in Europa League – tra l’altro ancora non confermato a causa della Licenza Uefa – non muta le condizioni delle casse di Ghirardi, che ha bisogno di vendere. Biabiany ha mercato all’estero, dove la comproprietà non è realizzabile, pertanto sia Sampdoria che Parma incasseranno: forse non al 50 e 50, perché i diritti sportivi sono in mano ai ducali, che in questi due anni ne hanno comunque tenuto alto il valore, ma in ogni caso sarà una remunerazione soddisfacente. 

A centrocampo da risolvere ci sono anche le comproprietà di Andrea Poli e Birkir Bjarnason, in prima fila: l’islandese, che vedrà rinnovare l’accordo col Pescara di compartecipazione, verrà girato in prestito in Serie A o, ancor meglio, ceduto all’estero, dove c’è richiesta per lui. Per quanto riguarda invece il milanista la soluzione è abbastanza ovvia: è ora che spicchi il volo definitivamente, dopo tre anni in bilico, soprattutto ora che Clarence Seedorf sembra arrivato al capolinea, e il tecnico olandese col modulo proposto non aveva dato lo stesso spazio che Allegri aveva riservato all’ex Inter. Il Milan potrebbe far rientrare nell’affare la metà di Bartosz Salamon, che quest’anno non ha avuto vita facile a causa degli infortuni, ma che può diventare un Mustafi bis insieme con Sinisa Mihajlovic, sfruttando anche le ottime qualità di impostazione del gioco e il suo mancino, dimostratosi preciso in più occasioni. Inoltre la duttilità, che gli permette di essere schierato anche come regista davanti la difesa, lo rende un giocatore che potrebbe meritare di essere aspettato qualche altro mese.

Se a centrocampo c’è da guardare la comproprietà di Francesco Signori, col Modena, in difesa c’è da monitorare Tommaso Cancellotti, con la Pro Vercelli: il futuro di quest’ultimo, dopo la comproprietà rinnovata l’anno scorso, dovrebbe essere oramai chiaro. Per il primo allo stesso modo tendiamo a ipotizzare una permanenza in Emilia, ma il discorso dovrà essere ripreso a campionato archiviato e, oramai quasi certo, playoff assicurati. Questione difesa: archiviato Salamon, il nodo da sciogliere in casa è Vasco Regini. L’esterno va confermato, ma l’Empoli non mollerà la presa facilmente, come ha dimostrato già l’estate scorsa. La chiave potrebbe risiedere nei cartellini di Massimo Maccarone e Mirko Eramo, che potrebbero rappresentare una buona contropartita tecnica per ottenere la metà mancante dell’ex Cesena. Chi invece è destinato a restare lontano dai lidi liguri è Fabrizio Cacciatore: è lontano oramai il debutto nel Preliminare per lui, che è ancorato e ben saldo alla realtà scaligera. L’Hellas vorrà confermarlo e nel sedersi al tavolo con la Sampdoria potrà valutare anche Andrea Tozzo, secondo portiere del Latina, in prestito dalla Sampdoria, per il quale la comproprietà è stata rinnovata l’anno scorso.

Restano poi Mattia Monticone e Jonathan Rossini: la Sampdoria non ha i diritti sportivi né dell’uno né dell’altro, con Lumezzane e Sassuolo a tenere il coltello dalla parte del manico. Sullo svizzero, in prestito sei mesi a Parma, bisognerà ragionare: improbabile un suo ritorno a Genova, ma anche il Sassuolo, che lo ha spedito a pochi chilometri di distanza, dovrà pensare al da farsi. Su Monticone, invece, la speranza è di non perderlo, perché essendo giovane ha dalla sua l’età e il tempo: un anno in Serie B, con la Sampdoria a decidere, sarebbe la decisione giusta da percorrere. Un altro giovane, che però non gioca in difesa, è Francesco Fedato: il debutto in Serie A è già a curriculum, così come le buone qualità. Serve, però, un anno intero da titolare e Catania, squadra che ne detiene la metà attualmente, può essere la piazza giusta dove continuare a lavorare e crescere: la Serie B può aiutarlo a farsi le ossa e continuare il suo percorso. Poi l’anno prossimo si valuterà il suo futuro. Intanto la Sampdoria ha già contattato l’agente del ragazzo per riportarlo a casa, cosa che il Catania non sembra aver nemmeno pensato.

Chiudiamo con il capitolo Juventus: con i bianconeri ci sono tre comproprietà in ballo, di cui due fresche di mercato invernale. Vincenzo Fiorillo, Stefano Beltrame e Manolo Gabbiadini. È difficile esprimersi sulle ultime due, è più facile parlare della prima: è abbastanza scontato che Marotta premerà per un anno da titolare dell’ex Livorno, che in caso contrario verrà prelevato e girato in prestito altrove. Sarà l’anno che la Juventus userà per monitorarlo, per capire se nel 2015 potrà vestire bianconero o se dovrà restare a Genova: è l’ultima chiamata per uno dei tantissimi nuovi Buffon. Per Gabbiadini non resta che attendere, in religioso silenzio.

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