30 anni e non sentirli: 1985, Coppa delle Coppe addio, pochi punti e scelte difficili - Samp News 24
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2015

30 anni e non sentirli: 1985, Coppa delle Coppe addio, pochi punti e scelte difficili

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Mentre aspettiamo che la Sampdoria affronti l’Empoli tra le mura di casa dello stadio Luigi Ferraris, torniamo a dove avevamo lasciato la Sampdoria del 1985, precisamente alla sua decima giornata del campionato di Serie A. La sconfitta contro l’Avellino ha nuovamente messo in discussione Mister Bersellini e la squadra soffre anche a Marassi dove adesso arriva il Lecce di Fascetti.

La squadra pugliese aveva fatto il suo esordio in massima serie pareggiando clamorosamente a Verona, contro i campioni d’Itaila. Fino alla decima giornata i giallorossi avevano ottenuto un unica vittoria contro l’Udinese, tre pareggi  e cinque sconfitte. Tra le due squadre c’è la distanza di un punto, cinque per il Lecce e sei per la Sampdoria.

Bersellini ritrova Vierchowod, che era mancato contro l’Avellino per uno stiramento, decide di panchinare Trevor Francis e preferisce Matteoli a Salsano. In campo vanno: Bordon, tra i pali,  Mannini, Pari, Scanziani, Vierchowod, Pellegrini, Vialli, Souness, Lorenzo, Matteoli e Mancini. Il primo cambio avviene subito, fuori Matteoli dentro Salsano, la coppia di attacco è formata da Mancini e Lorenzo, ma sarà dai piedi di Vialli che arriverà la prima vera occasione per la Sampdoria che finisce a sbattere contro il palo. Sarà sua anche la seconda realizzazione verso la porta difesa da Negretti, questa volta su intuizione di Scanziani che però terminerà alta. Il primo tempo si chiude così, mestamente, a reti inviolate.

La Sampdoria non ci sta e ritorna in campo più agguerrita. Il gol del vantaggio matura a pochi minuti dal fischio di Magni di Bergamo, assist di Lorenzo e tiro che nasce dai piedi di Souness. Vantaggio che si raddoppia grazie al rigore procurato da Vialli e realizzato da Mancini. La vittoria conferisce nuove energie ai ragazzi di Bersellini che venivano da una settimana impegnativa. Quattro giorni prima, infatti, avevano affrontato la partita di ritorno di Coppa della Coppe, vinta per 1-0 ma che determina l’uscita dalla competizione dei blucerchiati dopo il match giocato e perso all’andata per 2-0 contro il Benfica.

C’è molto malcontento anche a livello dello spogliatoio, ci sono le ambizioni personali di Vialli e di Mancini in odore di Nazionale e spesso sacrifiicati: l’uno impiegato come riserva e l’altro come tornante di fascia per la contemporanea presenza delle altre punte Francis e Lorenzo. Una situazione difficile che il sergente Bersellini difficilmente riesce a districare, con la pressione dei pochi punti in classifica e un calendario tutto tranne che facile davanti. Scelte difficili, che porteranno lo stesso Francis a chiedersi perchè viene schierato così poco.

Bisogna archiviare il Lecce e pensare all’incubo trasferta, dove la Sampdoria ha conquistato solo una vittoria, il prossimo avversario infatti sarà il Como di Marchesi. Ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta.

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