Gattuso avverte la Samp: «Non siamo morti» - Samp News 24
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Gattuso avverte la Samp: «Non siamo morti»

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Milan-Sampdoria, Gattuso presenta il match in conferenza stampa: «Voglio vedere 23 cani arrabbiati»

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Gennaro Gattuso analizza Milan-Sampdoria, gara valida per la 10ª giornata di Serie A. Il tecnico rossonero supera la sconfitta contro il Betis in Europa League e fa il punto sulla squadra in vista dell’impegnativo match contro la compagine allenata da Marco Giampaolo: «La Sampdoria ha preso pochi gol, in trasferta solo quattro. Ha una difesa che gioca di reparto: giocano bene, lavorano molto bene. Dobbiamo essere bravi a metterli in difficoltà e tenerli là, sono allenati da un grandissimo allenatore e ci sarà da faticare moltissimo. Sono veramente ben messi in campo. Veniamo da due partite che sono state due legnate, ma non siamo morti. Io non sono spento e morto: le sconfitte bruciano, ma so cosa posso dare a questi ragazzi. Domani voglio vedere una squadra con grandissima voglia di riscatto. Questa squadra può fare molto di più di quando sta facendo. Voglio vedere 23 leoni. Voglio veemenza, voglia di vincere questa partita. Anche a costo di mettere da parte le mie idee tattiche. Non mi interessa nulla. Voglio vedere 23 cani arrabbiati che scendono in campo con voglia di riscatto».

Sul cambio di modulo Gattuso non rivela nulla: «Spero nella ripresa della mia squadra. Devo infondere tranquillità, analizzare le partite e le prestazioni. Stiamo giocando con il freno a mano tirato, bisogna giocare con spensieratezza, fare qualcosa in più oltre agli schemi che si preparano, ma anche a livello individuale. Abbiamo provato la difesa a tre, i due attaccanti, ma anche il 4-3-3 e il 3-5-2. Domani vedremo. Dobbiamo divertirci quando giochiamo, ora non lo facciamo più. Non bisogna giocare con il sorriso, ma ritrovare la voglia e l’entusiasmo di giocare a calcio. Con la società abbiamo remato nella stessa direzione: abbiamo fatto due brutte prestazioni, ma la fiducia e la tranquillità l’abbiamo fin dal primo giorno. L’ha data Gordon Singer, ieri Leonardo e Maldini sono venuti a Milanello, ma vengono 2-3 volte a settimana. Bisogna capire come e dove migliorare. Non bisogna arrendersi ad ottobre, né cercare gli alibi, sennò poi recuperare diventa difficile. Io mi assumo le responsabilità: non difendo nessuno, voi non sapete quello che ci diciamo negli spogliatoi, ma non cerchiamo scuse. Bisogna mettere tutti qualcosa in più. Higuain? Da lui mi aspetto che stia con le braccia alzate ad applaudire, un gesto di incoraggiamento. E deve essere meno nervoso, e discutere di meno. Lui deve pensare a giocare, dopo ci sta una chiamata errata di un arbitro, o che un compagno sbagli. In questo momento se le sue prestazioni non sono buonissime le responsabilità sono di tutti noi, mie della squadra e di tutte le persone che circondano Milanello».


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