Mancini: «Firmei a vita con la Sampdoria. Mercato? Monitoro»
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Mancini: «Firmei a vita con la Sampdoria. Mercato? Monitoro»

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Andrea Mancini, direttore sportivo della Sampdoria, ha fatto il punto della situazione in vista del mercato: le sue parole

Andrea Mancini, in esclusiva a Caughtoffside, ha fatto il punto sulla Sampdoria, su Andrea Pirlo e i rapporti con il padre Roberto. Le sue parole.

OCCASIONE«Arrivare alla Sampdoria è stata una grande opportunità. Questo è un grande lavoro, e lo è ancora di più per me perché mio padre ha trascorso qui 15 anni. Per me la Sampdoria è una famiglia. È come una “seconda pelle”. Sento una grande responsabilità. Matteo Manfredi sta costruendo un buon progetto, ma ci vorrà tempo. Ogni volta che entro allo stadio è come tornare bambino. Non so spiegare l’emozione che provo, ma quello che posso dire è che se potessi firmare un contratto a vita alla Sampdoria, lo farei senza esitazione».

DIFFICOLTA’«È stato difficile per i nuovi proprietari. Hanno lavorato giorno e notte per salvare la Sampdoria e continuano a lavorare giorno e notte per dare stabilità al club. Le cose ora sono più positive»:

CONTATTI«Sto facendo del mio meglio per trovare giocatori. Cerco di stare il più vicino possibile al manager e al proprietario. Abbiamo contatti quotidiani. Il mio lavoro richiede di lavorare sette giorni alla settimana e non è facile, ma mi piace molto».

PIRLO«Ho un buon rapporto con Pirlo. È un rapporto diretto. Se ha bisogno di qualcosa me lo dice. Penso che abbia il potenziale per diventare un top allenatore. Ha iniziato ad allenare solo tre anni fa e lavora molto bene dentro e fuori dal campo. I giocatori lo rispettano e penso che attorno a lui potremo costruire un grande progetto alla Sampdoria».

MANCINI SENIOR«Parlo ogni giorno con mio padre. A volte gli chiedo qualche consiglio. Aiuta avere un padre che sia anche allenatore. Penso che i tecnici pensino in un modo molto particolare e la sua esperienza e prospettiva siano preziose. Sono fortunato perché il mio rapporto con Pirlo è molto diretto e corretto, ma è sempre utile parlare anche con mio padre».

ARABIA«Mio padre è molto felice in Arabia Saudita. Fa parte di un nuovo progetto e penso che l’Arabia Saudita sia il futuro del calcio perché cresce ogni giorno e velocemente. Ed è emozionante per mio padre sapere che ci sarà la Coppa del Mondo in Arabia Saudita nel 2034 su cui prepararsi. E l’Arabia Saudita ospiterà la Coppa d’Asia nel 2027, quindi ci saranno due grandi eventi in arrivo ed entrambi molto importanti».

CALCIATORI ARABI«Ho già visto alcuni giocatori di talento sauditi. Forse mio padre aiuterà anche a trovare nella Sampdoria un giovane giocatore saudita! Non c’è motivo per cui non vedremo giocatori sauditi venire in Europa nei prossimi anni».

MANCHESTER«Spero che vincano la Premier League. La squadra inglese per cui tifo è il Manchester City perché mio padre era lì e ha vinto il titolo. Secondo me, il City è ancora favorito per vincere la Premier League in questa stagione. È normale che in ogni stagione si verifichino dei brutti risultati, ma sono sicuro che Pep Guardiola possa trovare un modo per vincere il campionato».

RICORDI«È stata una bella esperienza essere a Manchester. Ho sempre sognato di giocare in Inghilterra. Ricordo con affetto anche l’incantesimo a Oldham. Ho imparato molto anch’io. C’erano alcuni giocatori davvero bravi intorno a me come David Silva e Carlos Tevez. Allora il City aveva giocatori come Gareth Barry, Vincent Kompany e Pablo Zabaleta. Si vedeva che stavano costruendo una squadra davvero eccezionale. E nell’Under 21 c’erano Kieran Trippier, che ora è al Newcastle, e Denis Suárez. Era a un livello diverso».

CALCIOMERCATO«Gennaio è sempre impegnativo. Occupato e freddo. Ma scherzi a parte, ci stiamo guardando un po’ intorno. Il nostro approccio è quello di stare molto attenti e tenere gli occhi aperti. Probabilmente proveremo qualcosa».

SERIE B «La Serie B è un campionato molto duro. Ci sono delle buone squadre quindi non vogliamo guardare troppo avanti. La promozione non sarà facile, quindi dobbiamo considerare partita per partita e poi vedere a che punto siamo in campionato».

OBIETTIVI«Sono sicuro che ora siamo sulla strada giusta e possiamo realizzare qualcosa di importante, ma con ogni nuovo progetto, come questo, ci vuole pazienza perché, come spesso si dice, ‘Roma non è stata costruita in un giorno…’ potrebbe richiedere un anno, due anni o solo sei mesi. Non lo sappiamo. Ma stiamo lavorando duramente ogni giorno».

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