Masiello su Bari-Samp; «Gli ultrà ci chiesero di perdere»

Vi ricorderete tutti la tremenda stagione 2010/11, con la Sampdoria che nel finale di stagione era alla disperata ricerca di punti salvezza che sfortunatamente non arrivarono, anzi, arrivarono ma non abbastanza. L’unica vittoria in quei terribili mesi fu quella del San Nicola di Bari contro i pugliesi, una gara vinta per 1-0 grazie a un calcio di rigore piuttosto generoso conquistato da Andrea Poli e realizzato da Pozzi.

Quando scoppiò lo scandalo legato al calcioscommesse al termine della stagione successiva, proprio la gara fra galletti e blucerchiati era una di quelle indiziate di combine per mano di Andrea Masiello, all’epoca giocatore del galletti. Il giocatore per i fatti di quella e altre partite pilotate ha ricevuto una pena di 23 mesi di reclusione tramite patteggiamento, che ha finito di scontare a gennaio scorso quando è stato reintegrato tra le fila dell’Atalanta.

Il giocatore chiamato a deporre durante un processo legato al calcioscommesse nel filone di Bari, come riporta il Secolo XIX in edicola oggi, ha raccontato quello che successe prima della partita fra la Bari e i blucerchiati: «I capi ultrà ci chiesero di perdere le partite contro Cesena e Sampdoria per fare soldi con le scommesse: “se non vi decidere a perdere e a fare quello che dico io vi mando gente pesante” ci dissero. Andammo dall’allenatore Bortolo Mutti e dal direttore sportivo Angelozzi che ci dissero: “tappatevi il naso e giocate”. Noi infatti quelle partite, anche se le perdemmo entrambe, ce le giocammo fino alla fine. Il risultato non venne influenzato dalle pressioni dei tifosi».