Flachi: «La Sampdoria solo di passaggio in Serie B. Pirlo? Una garanzia»
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Flachi: «La Sampdoria solo di passaggio in Serie B. Pirlo? Una garanzia»

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Flachi, ex attaccante della Sampdoria, ha fatto il punto sul club blucerchiato in vista della prossima Serie B: le parole

Francesco Flachi, ex attaccante della Sampdoria, ha fatto il punto sul prossimo campionato di Serie B, sulle analogie e differenze con la squadra di Walter Novellino e l’arrivo di Andrea Pirlo. Le parole a Frequenze Blucerchiate su Radio Music For Peace.

PRESENTE«Non dovete ringraziarmi, quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto insieme. Abbiamo fatto tutto questo per la Sampdoria, forse se non avessi avuto voi dietro non avrei fatto quello che alla fine sono riuscito a fare. Sono venuto a vivere a Genova a seguito della mia nuova situazione sentimentale. Avrei voluto tornare tanti anni fa, mi fate sentire ancora importante. Uno che fa il calciatore e vive di emozioni, quando termina la propria carriera, diventa un po’ un problema gestire le emozioni. Quello che ti dà la gente è diverso da quello che ti dà la famiglia. A volte si ricerca una pacca e un complimento. Sono felice di essere qui con la mia nuova compagna, Carolina, sono soddisfatto a livello lavorativo perché sono nelle televisioni di Genova. Ed entro domani si saprà il mio futuro perché ogni anno alzo l’asticella. Ho passato dodici anni non facili e devo dirmi bravo perché ho reagito e sono felice».

PASSATO«La differenza con oggi è che noi eravamo tutti italiani. La nuova dirigenza, arrivato Garrone, è stata molto più brava delle altre prendendo Marotta. Lui ha costruito tutto. Ha preso Novellino, che era esperto, vinceva i campionati di B e si salvava in A con squadre anche non blasonate. Sono arrivati giocatori determinanti. Questo blocco è andato avanti quattro e cinque anni. Ci continuiamo a sentire anche oggi, abbiamo creato un gruppo non per interessi ma perché avevamo degli obiettivi. A distanza di anni veniamo riconosciuti per quello che abbiamo fatto».

NUOVA SAMPDORIA«Radrizzani e Manfredi ci hanno spiazzato, Grosso era una scelta positiva. Ha vinto un campionato da non favorito. È molto preparato e ha dato una identità al Frosinone. L’arrivo di Pirlo dà ancora più importanza a quello che potrà essere la nuova Sampdoria. I nuovi proprietari hanno esperienza nel calcio. Pirlo non ha bisogno di presentazioni. È stato il più forte nel suo ruolo. È inutile dire che non ha avuto esperienza di Serie B. Pirlo non ha bisogno di fare gavetta. Prendere lui significa che ci sono progetti importanti. Non è un campionato facile, ma la Sampdoria è solo di passaggio in Serie B. E tanti giocatori possono scendere a giocare in B nella Sampdoria. È un paradiso nel calcio».

AVVERSARIE«Ho visto un po’ la situazione delle altre squadre. Di facile non c’è niente. Ma se la Sampdoria farà una grande squadra può ritornare in A dopo il primo anno. Difficoltà? Al sud c’è tanta fame e questo può creare qualche problema. Le squadre che scendono dalla A e quelle che hanno fatto i playoff sono da temere: il Bari e il Palermo, poi il Parma, lo Spezia. Penso che avere uno come Pirlo sia un grandissimo punto di partenza. Nomi di blasone possono scendere in B sapendo che c’è Pirlo come allenatore».

RADRIZZANI«Radrizzani era già nel calcio. Ha un punto in più a favore. Non ha nulla da dover imparare. Parte già avanti. Se ci fosse, e spero che ci sia, Paratici che è già stato alla Sampdoria, sarebbe perfetto. Ha creato cose fantastiche con Marotta. Nonostante il budget non fosse importante trovava i calciatori giusti e li sapeva far rendere. Questo ti fa partire con punti in avanti rispetto agli altri».

SALVEZZA«Tutto è successo 15-20 giorni fa. In quindici giorni hanno pagato tutto, presentato allenatore e figure dirigenziali. Sei un passo avanti rispetto agli altri. C’è solo un problema: il fatto che siamo in Serie B. Ma spero che passi veloce e che la Sampdoria torni nel calcio che spetta ai blucerchiati. Hanno scelto persone di un certo livello».

FUTURO ALLA SAMP«Questo sarebbe il massimo per me, una chiamata dalla Sampdoria l’aspetto. Mi farebbe piacere. Dopo 12 anni ho ripreso a giocare. Sono felice. Un anno di esperienza a livello dilettantistico dove posso aprirmi a più ruoli può migliorarmi. Non ho fretta. Ma se arriverà una chiamata non potrei mai dire di no. Se potessi dare il mio contributo come persona sarei la persona più felice del mondo sarebbe un onore e un piacere enorme. È vero i trofei sono importanti, io ho vinto poco ma ho vinto il cuore dei tifosi della Sampdoria ed è questo che mi fa andare avanti. La fede calcistica non si rinnega, tifo la Fiorentina, ma la Sampdoria occupa un posto importante nel mio cuore».

AUGURIO«La mia speranza è che un giorno torni tutto come era con noi. I calciatori che scendono in mezzo alla gente. Che fano fotografie, firmare autografi, vanno alle cene dei club. Stare in mezzo ai tifosi è quello che conta».

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