Tonetto: «Tifosi blucerchiati eccezionali» - Samp News 24
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Tonetto: «Tifosi blucerchiati eccezionali»

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La pausa dedicata alle nazionali sta per finire, di conseguenza tornerà il campionato e per il Doria si avvicina il primo vero esame della stagione: i primi due confronti contro dirette concorrenti per la salvezza sono andati molto bene, impossibile restare insoddisfatti dopo le prime due prestazioni del Doria, ma domenica i blucerchiati saranno ospiti della Roma, una delle candidate alla corsa Scudetto, sarà tutta un’altra storia.

Tante sfide nel passato, tanti scontri importantissimi per la storia di entrambe le squadre e tanti i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie: è il caso di Max Tonetto, due ottime stagioni in blucerchiato e poi il passaggio in giallorosso dove l’episodio più famoso è il suo rigore in Champions League contro l’Arsenal, spedito ben oltre lo specchio della porta. Intervistato da SampTV, l’ex terzino sinistro blucerchiato ha parlato dei suoi ricordi alla Samp: «Sono passati esattamente 10 anni, ho scoperto una città e dei tifosi eccezionali, che ti lasciano lavorare tranquillamente in settimana ma poi allo stadio sono molto intensi. Ci siamo tolti diverse soddisfazioni con Mister Novellino, il primo anno ci siamo giocati fino all’ultimo la Champions. Lecce è stata una bella esperienza, ma con tutto il rispetto la Samp era un’altra cosa, era più facile giocare, c’era più qualità, poi ci ho messo del mio ma è stato facile inserirsi in quel contesto. Nel 2004/05 Novellino si inventò la doppia coppia di esterni, perché io e Diana arrivammo entrambi come terzini e andammo a giocarcela con tutti i campi, arrivammo a un punto dal Milan e con diversi infortuni come quelli di Bazzani e Bonazzoli che ci condizionarono. I vecchi compagni? Ho visto poco fa Angelo Palombo, Falcone vive a Roma e lo vedo spesso, sento anche Francesco Flachi, e ad un raduno nostalgico e altri ritrovi fra ex calciatori incontro spesso dei vecchi compagni. Devo dire che di quel gruppo non ho brutti ricordi. Un ricordo? L’anno che sfiorammo la Champions, lo stadio era gremito e la tifoseria aveva fatto la coreografia per il ritorno in Europa, da brividi». 

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