Cioffi: «Sampdoria simile al Verona. Squadra viva e di qualità»
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Cioffi: «Sampdoria simile al Verona. È una squadra viva e di qualità»

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Conferenza stampa Cioffi: le dichiarazioni del tecnico del Verona alla vigilia del match di Serie A contro la Sampdoria

Gabriele Cioffi è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match tra Verona e Sampdoria, valido per la quinta giornata di Serie A 2022/23. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore gialloblù.

SAMPDORIA – «Si vuole vincere. La volontà è grande. Affrontiamo una squadra molto simile a noi per il periodo che sta vivendo, ma che ha qualità. È un avversario ostico, ha messo in difficoltà Juventus, Lazio e Atalanta. È una squadra viva, allenata da un tecnico che stimo molto e che è amato dalla piazza. Ci aspettiamo una gara difficile».

TORTI ARBITRALI CONTRO LA SAMP – «Non commento: il lavoro dell’arbitro è difficilissimo, è fatto di istinto, di decisioni veloci. Ho grande rispetto per loro, non credo di essermi mai lamentato finora, e confido di non farlo».

CALCIOMERCATO «È arrivata qualità, meglio tardi che mai. Sono molto contento: Hrustic è leggermente indietro, Verdi è invece molto indietro. Starà a noi portarli in condizione».

INTERVALLO DI EMPOLI – «Sappiamo che il primo tempo che abbiamo fatto è inammissibile. Siamo alla ricerca di equilibri, sapendo che siamo andati a cercarli andando a cento all’ora, e sapendo che o lo faccio io o lo fa un altro questo lavoro, e quindi lo faccio io».

VERDI – «Dipende da lui, da quanta voglia ha di tornare protagonista. Insieme a Hrustic e Cortinovis porta l’ultimo passaggio che agli occhi di tutti è mancato, per una pura questione di caratteristiche».

GIUDIZIO AL MERCATO – «È stata un’estate non preventivata. Non mi sono mai sentito un elemento giudicante: io esprimo, e mi viene replicato, com’è giusto che sia. Questa squadra ha chiuso un ciclo, e per aprirne un altro ha bisogno di competizione: è arrivata dietro, e anche in mezzo. Adesso vedo una logica che è stata ritrovata. Ora posso allenare».

IDENTITA’ – «Tutto quello che è successo ci ha portato a essere quello che siamo oggi. Che non è ancora sufficiente, e quindi vogliamo far meglio attraverso il lavoro. Non lo sento ancora mio abbastanza: i ragazzi devono lavorare di più, così come io insieme al mio staff».

HRUSTIC E VERDI – «Loro due saranno in panchina. Ad oggi dico che hanno le stesse possibilità di entrare rispetto agli altri dodici».

PROGETTO – «Per tanti motivi non c’è potuta essere progettualità, e per questo motivo sono andato a braccio. Adesso la progettualità c’è, così come la squadra. Il modulo importa poco, contano le idee e l’atteggiamento. Credo che si vedranno, ci siamo».

KALLON – «Gli va dato modo di esprimersi. La freschezza che hanno portato i nuovi acquisti ha alzato la competizione».

GUNTER E FARAONI – «Koray sta meglio, Davide l’ho forzato, perché in quel momento c’era bisogno della sua presenza. Lui l’ha accettato e ha dato quello che poteva dare. Non è stato un esperimento uscito bene, ma Davide ha la mia stima. Se sta meglio? Nì. A voce sta bene, ma la parte medica mi dice che non sta benissimo. Anche ieri si è allenato con un piede viola: è uno stoico, ma…».

HIEN – «Le gerarchie son fatte per essere rotte. Vediamo. Mi piace essere sorpreso, e le gerarchie le rompi se vieni chiamato in causa e timbri».

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