Mihajlovic: «Bisogna fare gol e vincere, se no la Coppa la vediamo in tv»

Dopo la rifinitura, sul campo di allenamento del Mugnaini di Bogliasco, Sinisa Mihajlovic tiene la consueta conferenza stampa di presentazione del match contro l’Empoli di Sarri. Partita fondamentale per l’Europa: un successo in traferta, seguito da risultati favorevoli dai campi paralleli permettere alla Sampdoria di raggiungere il suo sogno.

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La conferenza stampa inizia con mezz’ora di ritardo causa lo slittamento della rifinitura, prende la parola Mihajlovic: «Io prima voglio dire solo 3 cose. La prima è una premessa: non si deve dimenticare a fine stagione quel che abbiamo fatto per un campionato. La samp si merita sempre un grande applauso, siamo qua a giocarci l’Europa fino alla fine. Abbiamo sbagliato un paio di partite su 36, per atteggiamento mentale,per il modo in cui abbiamo affrontato l’avversario, ma per la preparazione io e i miei ragazzi abbiamo fatto sempre il massimo» e continua: «La seconda è un’autocritica: nell’ultimo mese e mezzo abbiamo fallito 3 match point bastava vincerne una o pareggiare l’ultima ed eravamo quasi in Europa. Come allenatore mi prendo la piena responsabilità. Ma se creiamo tanto senza buttarla dentro non riensco a rovare la soluzione al problema. Sono stato calciatore per 20 anni ma credo che nessun allenatore sappia trovare una soluzione».

La terza considerazione è su altri aspetti: «Per ultimo una constatazione. Io non ho mai palato degli arbitri e non intendo farlo nemmeno adesso, perché se avessimo segnato i gol sbagliati, gli errori non avrebbero influito. il calendario non ci ha aiutato per niente, abbiamo affrontato squadre grandi nei momenti in cui non si poteva sbagliare. Ma meglio così perché il nostro campionato è stato intenso dall’inizio alla fine. E anche domani sarà così: conosco bene l’Empoli e Sarri e so che daranno il massimo e se vorremo vincere dovremo dare il 110%. Le motivazioni sono fondamentali e sono sicuro che le nostre saranno maggiori. Questo influirà positivamente sul risultato di domani e dipenderà da noi».

La parola a questo punto deve essere passata ai giocatori sul campo: «Penso che sia giusto ora parlino i giocatori, perché prima ancora di centrare un obiettivo importante e regalare un succeso all’allenatore, si tratta del loro futuro. Se l’anno prossimo vorremo giocare in Europa bisogna vincere queste due partite, altrimenti l’anno prossimo le partite di coppa si guarderanno in tv. Sarebbe un peccato perché non tutti gli anni si può giocare in Europa»

Dalla nostra inviata Alessandra Campodonico