Scanziani e i trent'anni dal primo trofeo: «Quella Coppa Italia fu speciale» - Samp News 24
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2015

Scanziani e i trent’anni dal primo trofeo: «Quella Coppa Italia fu speciale»

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3 luglio 1985: la Samp alza il maggior trofeo della sua storia, quando vince la Coppa Italia dopo la finale di ritorno contro il Milan. Ad alzarla è il capitano della prima Sampdoria vincente di Paolo Mantovani, Alessandro Scanziani. A trent’anni da quella giornata, l’ex calciatore blucerchiato ha ricordato la ricorrenza ai microfoni de “Il Corriere Mercantile”: «Ricordo sopratutto la nostra sicurezza: avevamo già vinto all’andata a Milano ed eravamo certi che la coppa non ci sarebbe sfuggita. Però alla fine, durante la cerimonia di premiazione, Mantovani era emozionatissimo: non l’avrei mai più visto così». Ricordi lontani per chi oggi sogna di vivere altri momenti così.

Una serata indimenticabile: «La cosa più bella fu la compostezza del pubblico, che pure si trovava di fronte a qualcosa di enorme. Certo, era chiaro che quella coppa era solo il primo passo, perché Mantovani voleva arrivare allo scudetto, ma fino ad allora la Sampdoria non aveva vinto nulla». Eppure, Scanziani ricorda anche qualche lato negativo di quell’avventura: «Ho il rimpianto di non aver vinto lo scudetto con quella squadra – dice Scanziani, alla Samp dal 1981 al 1986 -. Avremmo potuto farcela, visto il calcio che esprimavano e il contesto anomalo di quella stagione, ma la sconfitta di Avellino ci mandò fuori strada. Un vero peccato, anche perché il trionfo in coppa avrebbe dovuto darci convinzione nei nostri mezzi. Invece, nel torneo successivo la società dovette ripartire da zero o quasi».

Scanziani conserva un buon ricordo dell’avventura blucerchiata: «Mi resta la gioia di esser stato il primo capitano della Sampdoria a sollevare al cielo un trofeo, il secondo e ultimo della mia carriera da calciatore. Avevo già vinto una Coppa Italia all’Inter, ma in quella squadra non ero uno dei leader. Invece al Doria ero il più esperto, mi sentivo importante e i compagni mi rispettavano». Rimane anche il ricordo di un grande uomo come Paolo Mantovani: «Quella sera aveva appena sfiorato la Coppa, ma era felice: sapeva che quel trofeo era solo un primo passo. Quando arrivai dall’Ascoli mi disse: «Vede, io voglio vincere lo scudetto». Io gli risposi che eravamo in B, ma lui ribatté: «Non ti preoccupare, vedrai che un giorno vinceremo». Mi dispiace non esser stato presente in quel momento».

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