ESCLUSIVA - Cristiani: «Bologna-Samp senza ambizioni. Con l'Inter blucerchiati sfortunati» - Samp News 24
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2013

ESCLUSIVA – Cristiani: «Bologna-Samp senza ambizioni. Con l’Inter blucerchiati sfortunati»

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Domenica al Dall’Ara di Bologna la Sampdoria sfiderà la squadra di Stefano Pioli, all’andata battuta per 1 a 0 con Ciro Ferrara in panchina e con la squadra galvanizzata dalla vittoria nel derby. Stavolta non ci sarà una vittoria alle spalle, ma un periodo comunque poco felice, con una Sampdoria che non vince da oltre un mese e non segna su azione da altrettanto. L’avversario non è assolutamente facile, anzi, ma per parlarne abbiamo intervistato Valentina Cristiani, giornalista bolognese conduttrice delle trasmissioni “4-4-2” e “IN-KONTRI” e di recente letta anche sulle pagine de Il Pubblicista, il free press distribuito al Luigi Ferraris nella giornata domenicale.

Bologna – Sampdoria, una sfida che non richiede nulla ai felsinei, che significa cercare un passo in avanti verso la salvezza per i blucerchiati. Condividi l’analisi?

Sulla carta, a mio avviso, è una partita che non ha tanto da dire dato che mancano sei partite alla fine del campionato e le due compagini, Bologna e Samp, hanno rispettivamente 38 e 37 punti. Sono entrambe ormai salve. Più che altro non mi aspetto una partita spettacolare ed emozionante (anche se spero di essere contraddetta) perché, se è vero che i blucerchiati dovranno fare a meno di quattro pedine fondamentali (Costa, De Silvestri, Kristicic ed Eder), non si può dire che mister Pioli sia messo meglio, fuori Garics (squalificato), out Christodoulopoulos (trauma contusivo alla spalla), Pazienza (affaticamento) e con ogni probabilità neppure Perez e Kone saranno del match, quest’ultimo alle prese con un trauma al gomito sinistro.

Pioli è stato confermato anche per la prossima stagione. Un tecnico che, dopo l’esonero dal Palermo, si è affermato in maniera più che positiva. Il Bologna con lui può ambire a qualcosa di più nelle prossime stagioni?

E’ quello che si augurano tutti a Bologna, staff dirigenziale, tifosi, addetti ai lavori e simpatizzanti. Nessuno escluso. L’importante è che la squadra non venga smantellata, che non perda i suoi pezzi da 90 che, come tutti sanno, sono “corteggiati” dai grandi club. Primo tra tutti Alino Diamanti. Sicuramente un segnale importante è stato il rinnovo di mister Pioli in rossoblù sino al 2015. Un allenatore serio, capace, che si è fatto subito amare dalla piazza bolognese e che ha attestati di stima in tutta Italia. «Io mi sento molto bolognese, qui mi sento bene, non ho mai provato altrove emozioni simili, neanche da calciatore. Non ho altri pensieri che non siano finire bene questo campionato e iniziare a lavorare per il prossimo» sono state le parole del mister post rinnovo. E, ottenuta la matematica salvezza, il mister, assieme allo staff dirigenziale potrà iniziare a programmare per tempo la prossima stagione, dando continuità al lavoro iniziato un anno e mezzo fa.

Si parla tanto di Diamanti, il giocatore che ha ricevuto più falli in questa stagione. Che futuro vedi per lui?

Purtroppo è così, il capitano rossoblù “Alino” Diamanti è il giocatore che ha subito il maggior numero di falli in questa stagione, ben 123! Il suo futuro? Concordo con quanto dichiarato ieri da mister Colomba: “Il futuro di Diamanti dipende solo da lui”. Ha richieste da grandi club, su tutti Inter e Juventus. Ma è anche vero che vi sono pro e contro, come in ogni scelta. Accettando potrebbe, a trent’anni, togliersi delle belle soddisfazioni sia a livello personale che…economico. Rovescio della medaglia, nel grande club, potrebbe non giocare tutte le partite (fascia da capitano e posto da titolare invece assicuratogli a Bologna anche per la prossima stagione) col rischio di non andare ai Mondiali. E non è il caso.

Hai un ricordo particolare legato all’ambiente rossoblù?

Ne ho tanti. I primi risalgono al periodo delle superiori quando con le mie compagne di classe andavo per la prima volta a seguire gli allenamenti a Casteldebole. Poi la prima volta che sono stata in tribuna e sala stampa al Dall’Ara otto anni fa, appena divenuta giornalista, ed infine ogni giorno, intervistando giocatori, allenatori, dirigenti che da piccina vedevo in televisione. Non ho mai avuto la smania dell’autografo o della foto col calciatore ma quella di “scoprire” la persona che si cela dietro al “personaggio” che tutti vedono solo attraverso al mezzo televisivo, si. Mi ha sempre “intrigato” scoprire il dietro alle quinte, raccontare nelle mie interviste il calcio a 360 gradi, quello che non si ferma alla partita o all’intervista del pre e/o post partita. Spero di riuscire a farlo al meglio.

So che eri al Ferraris per Sampdoria – Inter. È stata la tua prima volta a Marassi o vi eri già stata? Che sensazioni ti ha trasmesso?

Una giornata emozionante iniziata andando nell’hotel del ritiro doriano nel primo pomeriggio e alla sera alla partita. Genova Nervi e Genova Brignole oramai le conosco bene. Posti splendidi con dei panorami fantastici che consiglio di andare a visitare a chi non c’è mai stato. Si, è stata la prima volta a Marassi e, come tale, non la scorderò mai. In primis per la bella accoglienza da parte dei ragazzi dello staff dell’ufficio stampa blucerchiato e poi per la disponibilità dei colleghi giornalisti doriani che mi hanno fatto “sentire a casa”. Favore che spero di ricambiare questa domenica in occasione di Bologna-Samp, anche se so già che alcuni giornalisti purtroppo non verranno a Bologna a causa dei contratti di solidarietà. Di spicco anche la coreografia realizzata dai tifosi blucerchiati, anche se la più bella l’hanno realizzata in occasione del derby la scorsa domenica. Inoltre, la Samp non meritava di perdere la partita con l’Inter, in quanto ha subito le reti nei momenti in cui stava giocando meglio degli avversari.

Eri anche al funerale di Riccardo Garrone. Che ricordo hai del Presidente?

Sì, ero presente in quella triste giornata per dare il mio saluto ad un vero gentleman, una mosca bianca nel calcio moderno. Una persona ricca di valori importanti, stimata da tutti nel mondo del calcio. Diversi ospiti avuti nelle mie trasmissioni bolognesi “4-4-2” e “IN-KONTRI”, tra cui Gianluca Pagliuca, mi avevano sempre parlato un gran bene di lui e della Sampdoria, società seria che punta sui giovani (non per altro l’età media dei giocatori è la più bassa della serie A, ndr). Proprio in quel periodo ho iniziato a seguire la Samp “sul campo”, seguendo spesso gli allenamenti a Bogliasco ed iniziando la collaborazione con “Il Pubblicista”, rivista distribuita allo stadio Luigi Ferraris.

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