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Ferrero non cambia idea: «Sarò allo stadio». E sulla cessione…

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Le minacce non sfiorano Ferrero, che ribadisce: «Domenica sarò allo stadio e non venderò a un prezzo che non ritengo equo»

La paura di questi giorni non ha cambiato il pensiero di Massimo Ferrero. Dopo l’iniziativa dei Vecchi Ultras, la scritta apparsa a Bogliasco, l’assedio dei tifosi blucerchiati a San Desiderio e le minacce ricevute, il presidente della Sampdoria non è intenzionato a cambiare di un centimetro la sua posizione: «La violenza non mi spaventa. E comunque non aiuta mai. Non mi costringerà a vendere a un prezzo che non ritengo equo». La richiesta per cedere il club, insomma, rimane di 100 milioni di euro.

Il Viperetta ha confidato a persone a lui molto vicine di aver ricevuto anche minacce di morte tramite social, telefonate e lettere anonime, ma non per questo rinuncerà ad assistere personalmente al match contro il Torino, in programma domenica alle 15: «In questo momento più che mai – ha dichiarato a Il Secolo XIX – la squadra deve essere il primo pensiero di tutti i sampdoriani. Domenica sarò allo stadio a tifare Sampdoria». Il clima è teso e ieri sera è arrivato un comunicato di Federclubs e Gruppi della Sud che fornisce indicazioni su come si svolgeranno le contestazioni domenica al “Ferraris”.

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