Garrone: «Un anno vissuto molto intensamente» - Samp News 24
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2012

Garrone: «Un anno vissuto molto intensamente»

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Edoardo Garrone, vicepresidente della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano genovese Il Secolo XIX, per parlare dell’anno che sta per finire e delle aspettative del 2013.

La Sampdoria, da neo-promossa, chiude questo 2012, al quindicesimo posto nella massima serie, dopo essere passata dai momenti più bui (Serie B, il record negativo di 7 sconfitte) a gioie indimenticabili (promozione in Serie A, vittoria nel derby di novembre). Queste le parole di Garrone: «Ho sempre detto che questo per noi sarebbe stato l’anno zero, il cui unico obiettivo è quello di una salvezza tranquilla. Nonostante avessimo molti giocatori giovani, la salvezza è comunque raggiungibile, questo mi è stato confermato anche dai pareri dei tecnici.

Avrei sperato francamente di trovarmi alla fine del girone d’andata con qualche punto in più, con una posizione di classifica più tranquilla; dobbiamo stare molto attenti. Questo è uno dei motivi per cui ho ritenuto di mettere la squadra in mani esperte come quelle di Delio Rossi; dobbiamo salvarci, cercando di migliorare l’organico per gli anni a venire, valorizzando al massimo i nostri giovani».
Se il 2012 in Serie A non è stato particolarmente felice, il 2012 in Serie B ha portato grandi soddisfazioni a tutto l’ambiente blucerchiato, anche se si è dovuto soffrire fino all’ultimo: «Il più bel ricordo del 2012? Il gol di Pozzi a Varese. Una gioia immensa. Ogni tanto me lo rivedo nella mente. Credo moltissimo in Pozzi».

Non poteva di certo mancare una domanda sul “caso Icardi”, che dopo il dietrofront della società sulla sua partecipazione al Sub-20, sembra aver incrinato il rapporto tra la Samp e il giovane argentino: «Spero solo che gli argentini non facciano brutti scherzi».
Il cambio di guida tecnica è stato quasi un colpo a sorpresa, che pochi immaginavo dopo la sconfitta di Catania: «L’esonero di Ferrara è stato molto doloroso, perché quando si cambiano le persone è sempre un dispiacere. Forse in questo non sono ancora abituato alle dinamiche del calcio, nelle aziende industriali non ci sono cambi così repentini. Rossi? Avevamo messo in conto che nessun tecnico, in soli quattro giorni, potesse migliorare le cose che non funzionano. Sabato ho visto una Samp solida fino al gol che dopo non è riuscita a scardinare la difesa laziale; ma sono fiducioso per il futuro. Si vede che Delio è molto concentrato sul lavoro che lo aspetta; dopo la partita con la Lazio, quando è arrivato nella sala dove eravamo riuniti per il Natale, è sembrato un po’ burbero. Si è scusato, ma ha spiegato che stava ancora pensando alla partita».

Tra qualche giorno riaprirà il calciomercato e la Sampdoria dovrà sicuramente intervenire per rimediare agli acquisti sbagliati dell’estate, che non hanno soddisfatto le aspettative: «Quello invernale si chiama di riparazione. Si fanno aggiustamenti, non rivoluzioni, non investimenti. Si prova a migliorare dove si è più deboli e come tutti i mercati “poveri” penso che si concentrerà negli ultimi quattro giorni».

Anno nuovo vita nuova, si dice e si spera: « 2013? Mi aspetto che la seconda parte del campionato sia migliore della prima. Non dico “spero”, ma dico “voglio” la salvezza; spero di arrivare a giugno nelle condizioni migliori per passare dall’anno zero all’anno uno, alla fase di consolidamento. Che sia stato definitivamente assorbito il costo della retrocessione sia in termini economici, che di contratti onerosi che ci siamo portati dietro. Io lavoro per questo e spero che anche per i nostri tifosi questo sia se non il sogno, l’auspicio».

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