Lombardo a cuore aperto: «Tornare mi avrebbe fatto rabbrividire»
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Lombardo a cuore aperto: «Tornare mi avrebbe fatto rabbrividire»

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Il collaboratore tecnico di Mihajlovic commenta le voci che lo avrebbe voluto sulla panchina della Sampdoria durante la prossima stagione

Quando si vociferava dell’addio di Giampaolo, uno dei nomi più accreditati per la panchina della Sampdoria era quello di Sinisa Mihajlovic. Nello staff del tecnico serbo non sarebbe sicuramente mancato Attilio Lombardo, che però è tornato a Genova smettendo le vesti di professionista e indossando quelle di spettatore. L’ex calciatore blucerchiato era infatti presente alle fasi finali del Torneo Ravano: «Quando c’è un invito, non si può mai rifiutare. Questa manifestazione mi ricorda il presidente Paolo Mantovani, mi fa piacere trascorrere del tempo con la sua famiglia. È sempre un’emozione ripensare allo Scudetto, mi auguro che in futuro ce ne possano essere altri. In questo momento non si può far altro che ricordare quel gruppo che è stato capace di far sorridere e festeggiare la gente blucerchiata. Mancini si è preso un impegno stimolante, ha fatto bene ovunque sia stato e penso che alla guida della Nazionale saprà dire la sua. Non chiedetegli di essere un vincente da subito, nel primo biennio dovrà costruire un percorso di crescita. Ci sono tanti giovani interessanti, bisogna solamente farli crescere nei club e a livello internazionale. L’Italia deve ragionare sul modello della Spagna, per fare un esempio.

Lombardo ha poi commentato l’allontanamento dal Torino e le voci che lo avrebbero riavvicinato ai colori blucerchiati: «Gli esoneri fanno parte del nostro lavoro, essere cacciati a gennaio però un po’ dispiace. Io e Mihajlovic siamo comunque pronti a ripartire, non abbiamo rammarico perché eravamo in linea con le intenzioni societarie. Se ci avessero dato continuità, avremmo conquistato l’Europa League. Ritorno alla Samp? Sarei stato felicissimo, sono un tifoso blucerchiato e mi avrebbe fatto rabbrividire tornare allo stadio da allenatore. È un mio sogno, non so se si avvererà mai. La squadra ha dovuto lasciare il passo a Milan e Atalanta che erano più forti sulla carta. Sono mancati gli stimoli dopo risultati eclatanti come a Benevento e Crotone. La stagione è comunque positiva, la società deve essere soddisfatta».

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