Mihajlovic vs. Di Francesco: la vittoria è il solo risultato accettabile

Sinisa Mihajlovic, serbo, nato a Vukovar, cittadina della Croazia dove i serbi, all’epoca della guerra civile erano in netta minoranza, è uno che ha costruito la sua carriera sul rigore, la disciplina ma soprattutto sulla forte consapevolezza che, senza sforzo e concentrazione, difficilmente si arriva da qualche parte.
Mihajlovic è uno che la guerra l’ha vissuta in famiglia, la guerra civile, quella dove i tuoi amici diventano improvvisamente i tuoi nemici, ma nel calcio, la guerra, metaforicamente parlando, scatta ad ogni fischio iniziale. In quei novanta minuti dove, se i suoi ragazzi non danno tutto, lui diventa il peggior incubo di qualsiasi giocatore.

I blucerchiati lo sanno. Una settimana di allenamenti doppi era il minimo che dovessero aspettarsi dopo la disfatta di Torino. Perché Mihajlovic è uno che se ti promette una cosa, puoi stare certo che la mantiene. Cali di tensione, paura di vincere, la ricetta perfetta per prendere cinque gol dal Torino e soprattutto per far salire così tanto la pressione a Mihajlovic da annullare il giorno di riposo, ordinare doppie sedute e soprattutto premere all’inverosimile sull’acceleratore per vedere una reazione dai suoi ragazzi.

Domenica ritorna il Sassuolo, squadra contro la quale Sinisa Mihajlovic ha precedenti positivi, una vittoria e un pareggio. Ma i precedenti in questo caso non contano, c’è da lavare una sconfitta pesante. C’è da portare a casa un risultato che non faccia vergognare Sinisa Mihajlovic. Dall’altro lato della barricata però c’è Di Francesco che, seppur senza attaccanti, vorrà vendere cara la pelle perché dopo aver sistemato l’Inter, vuole continuare la striscia positiva. Eusebio Di Francesco ha tre precedenti contro la Sampdoria, la sconfitta e il pareggio che ha ottenuto contro Sinisa Mihajlovic e la vittoria, l’unica, per 4-3 quando sulla panchina della Sampdoria c’era Delio Rossi.

L’unico risultato accettabile è una vittoria che, inevitabilmente, dovrà essere seguita da una prestazione sul campo che renda fiero Sinisa Mihajlovic. Sicuramente una prestazione diversa da quella di Torino, dove non c’è stato nulla di cui vantarsi.