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Editoriale

Una boccata d’aria, ma ora restiamo concentrati

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Un bel ritorno alla vittoria, alla vigilia di una settimana importante: dà fiducia e fa morale, ma non bisogna distrarsi e crogiolarsi su un risultato di ampio respiro

La vittoria sul Bologna è una fondamentale boccata d’aria per la Sampdoria e per tutti i suoi tifosi. Vincere 4-1 è sì importante, ma lo è altrettanto vedere la prestazione che ha portato a questo risultato: partiamo dal presupposto che la squadra di Inzaghi propone una rosa decisamente al di sotto della media del nostro campionato, pur provando a esprimere un gioco che possa essere gradevole e non raffazzonato. Nonostante ciò il rischio di sbagliare anche questa gara c’era, come ha sottolineato lo stesso Quagliarella: il gol dell’1-1 lo aveva testimoniato, perché la dormita generale sul secondo palo, che ha anche dei precedenti in questa stagione, poteva spingere nuovamente la Sampdoria verso il baratro. D’altronde se il pari del Genoa, a detta di Giampaolo, aveva condizionato mentalmente un interno derby, figurarsi una sfida col Bologna, assetato di punti tanto quanto l’altra sponda di Genova.

Eppure così non è stato, perché in maniera del tutto inaspettata ieri sera abbiamo assistito a una delle migliori prestazioni di Ramirez, segno che quando l’uruguayano si placa mentalmente e trasforma quella grinta in pressing e costruzione del gioco può essere davvero devastante per il gioco della Sampdoria. Il suo limite, come già sottolineato diverse volte su queste pagine dal sottoscritto, è rappresentato proprio da quel carattere sempre battagliero, sempre pronto ad avviare una battaglia inutile che lo conduce poi ad ammonizioni superflue e partite giocate col piede tirato. Ieri sera, invece, Ramirez ha attaccato gli spazi, ha morso le caviglie degli avversari, è stato il primo a fare pressing sul portatore di palla, riuscendo a dar vita al 2-1 di Quagliarella, ma anche a costruire l’occasione per l’1-0 di Praet. Che poi Caprari abbia dato una grande mano in tal senso è palese, facendoci per una sera dimenticare Defrel. Intanto però Ramirez sta riuscendo a godersi quello che in questi due anni sembrava non aver trovato, ossia una continuità che si spera possa continuare: pur tenendo conto che in panchina c’è un Saponara in attesa e che ci ha dimostrato già di saper fare grandi cose.

Qualche parola va spesa necessariamente anche per Ronaldo Vieira: il giovanissimo inglese è sceso in campo titolare per la seconda volta questa stagione dopo la presenza con la Roma e l’attesa era tanta, almeno da parte mia. Perché se i giallorossi rappresentano un cliente scomodo, con il centrocampo del Bologna Vieira si sarebbe potuto sicuramente sbizzarrire un po’ di più. Nella prima metà di gara si contano troppi palloni persi, ma la colpa non va attribuita a lui bensì a una serie di passaggi non proprio facilissimi da parte dei compagni di squadra, come qualche disimpegno non proprio elegantissimo di Bereszynski. Dall’altro lato c’è da dire che in fase di costruzione non c’è stato ancora modo di capire quanta bontà abbia nei piedi il talento d’oltremanica. Delle sbavature in fase di possesso si sono notate, ma è tutto più che comprensibile e giustificabile per un ventenne che si affaccia a un campionato nuovo e che per adesso ha collezionato appena una presenza da titolare e due da subentrato, con un minutaggio davvero molto scarso, ma pur sempre lodevole se paragonato al fascismo tattico di Giampaolo. Per ora una cosa è certa: con lui titolare, le partite finiscono 4-1 (stesso risultato di Roma).

Adesso, dopo la vittoria sul Bologna, la classifica si è confermata estremamente corta: da che dovevamo guardarci dietro, ora possiamo guardarci avanti, in attesa di tutte le altre partite del quattordicesimo turno. Intanto, però, la Sampdoria è appena a una lunghezza dal Parma, che nelle ultime settimane ha collezionato elogi in ogni dove per aver raggiunto la posizione che le darebbe accesso all’Europa League, a meno tre dal Milan, altra squadra che dovrebbe macinare successi e per adesso sicuramente raccoglie consensi. È chiaro che siamo dinanzi all’eventualità di essere scavalcati da Sassuolo, Torino e Atalanta, così come dev’essere chiaro che non sono stati scacciati i fantasmi delle ultime partite, né del periodo burrascoso che sta passando la Sampdoria. Senza voler entrare nel merito delle questioni legali che riguardano Ferrero, sulle quali si esprimeranno i tribunali del caso, non va smarrita adesso la strada. Martedì c’è la Coppa Italia con la Spal, da Giampaolo mi aspetto un ampio turnover, ma sensato, per superare il turno contro un avversario che ha dimostrato di essere più che agguerrito questa stagione. E poi sabato prossimo con la Lazio bisognerà stare attenti a non dare vita a un bagno di sangue pari a quello degli scorsi anni.

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