Garrone mette sull’attenti i suoi collaboratori

Edoardo Garrone, vicepresidente vicario della Sampdoria, è rimasto in silenzio per due settimane e in questo lasso di tempo, come ha detto ieri sera a Telenord , si è dedicato interamente alla sua squadra per rimetterla sui giusti binari.

Il Secolo XIX riporta alcune sue dichiarazioni post-derby, che Garrone non aveva visto finire perché aveva deciso di lasciare lo stadio a fine primo tempo. Se la Sampdoria si trova in questa situazione la colpa certamente ricade anche su chi lavora fuori dal campo e per questo motivo il vicepresidente si esprime così sul d.s. Sensibile: “Io non voglio parlare di aspetti tecnici ma quest’estate abbiamo dato piena autonomia, nell’ambito di un budget, al direttore sportivo, che d’intesa con l’allenatore, doveva costruire una squadra in grado di raggiungere una tranquilla salvezza ma anche avere prospettive di crescita futura. Se questo organico mettesse a rischio la permanenza in serie A, a gennaio torneremo sul mercato”. Senza dubbio qualcosa si è rotto nel rapporto tra la dirigenza e l’uomo mercato Sensibile tanto che alla domanda sul rinnovo del contratto Garrone ha risposto: “Non parlo di contratti ma se lo rinnoviamo sarà una formalità”. Altro giudizio, altro destinatario, questa volta tocca a Ferrara e al suo staff tecnico: “In tutte le aziende quando ci sono dei problemi si affrontano, si cercano delle soluzioni, bisogna lavorare per ridurre le cose che non vanno. Poi, se non ci si riesce, si cambiano anche i collaboratori. Il derby è stata una tappa importante, dopo la vittoria possono svanire le incertezze e le cose andare meglio”. Il vicepresidente spiega anche perché ha ritenuto di confermare il mister sulla panchina blucerchiata nonostante le 7 sconfitte consecutive: “Nelle prime partite abbiamo giocato bene, solo le ultime tre sono state deludenti con un’involuzione del gioco. Ma non esonero un tecnico per tre partite”. Un ultimo giudizio è per i tifosi, che prima del derby hanno esposto in gradinata uno striscione contro di lui: “Meglio di così non poteva andare e mi sento ripagato da una settimana di passione e di una domenica lunga che non finiva mai, avrei preferito giocare alle 10 del mattino. Ma lo avevamo detto sin dall’inizio: il nostro obiettivo è raggiungere una salvezza tranquilla. La classifica è corta, livellata verso il basso e ogni partita dovrà essere giocata con determinazione”. Un Edoardo Garrone che quindi esulta per la vittoria nella stracittadina ma allo stesso tempo “bacchetta” l’operato svolto fin qui dai suoi collaboratori che ora sono avvisati: “Risolvere i problemi, o si può cambiare”.