Lippi: "L'avventura cinese sta andando bene" - Samp News 24
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2012

Lippi: “L’avventura cinese sta andando bene”

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Intervistato dal Corriere Mercantile, Marcello Lippi parla della sua avventura cinese e del momento sampdoriano. Da ex blucerchiato, Lippi parla così dell’attuale situazione: « Mi dispiace per l’esonero di Ciro (Ferrara, ndr), ma sono cose che capitano nel nostro mestiere. Non credo ci sia un allenatore che non sia stato esonerato nella storia del calcio. Egli ha dovuto affrontare una serie di problemi tutti insieme e non è mai facile; tuttavia, credo che la società abbia fatto bene a stargli accanto nel momento peggiore. Peccato che poi si siano presentati altre difficoltà e, a quel punto la scelta più logica era quella dell’esonero. »

Quindi si può parlare di una scelta necessaria per il bene della Samp: « Non saprei: non essendo all’interno della società, non so quanto potesse essere giusta questa scelta. Ciro e tutti i suoi collaboratori sono persone serie, dotate di grande professionalità; avranno modo di dimostrare altrove che sono affidabili. Intanto, la società ha scelto un ottimo successore: credo che Delio Rossi sarà in grado di dare quella sterzata di cui la Samp ha bisogno. Ovviamente, il tecnico andrà accontentato in sede di mercato, se richiederà qualcosa.. » Il 6 gennaio c’è il derby fra le due squadre della vita per Lippi: « E’ difficile giocare in casa di una delle migliori squadre d’Europa. E’ una partita che giochi cento volte e la perdi novantanove: la Samp dev’essere brava ad approfittare di ogni occasione. »

Per l’ex C.T. azzurro, il campionato è assegnato: « La storia del calcio è piena di rimonte, ma mi sembra evidente come la Juve sia avanti alle altre in maniera netta. » La Serie A è ancora il campionato più bello del mondo: « Non so se è il più bello, sicuramente è ancora importante: il fatto che un giovane come Verratti sia stato preso per tanti soldi dal PSG dimostra come siamo in grado di produrre talenti. Guardate cosa stanno facendo El Shaarawy ed Insigne, per esempio. »

Sull’esperienza cinese: « E’ un paese che vuole progredire nel mondo del calcio ed io metto a disposizione la mia esperienza: 13 squadre su 16 hanno un allenatore sudamericano o europeo. Mi sono ambientato molto bene: Guangzhou è una citta di 17 milioni di abitanti, ma la vita quotidiana non ha presentato aspetti critici. E comunque non sono andato in Cina per fare il turista: infatti, abbiamo già vinto il campionato e la supercoppa cinese. Ora speriamo di scalare la vetta del calcio asiatico. »

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