Bazzani: «Il derby? Partita che non ha nulla a che fare con le altre» - Samp News 24
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2013

Bazzani: «Il derby? Partita che non ha nulla a che fare con le altre»

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Meno tre giorni alla stracittadina, a quella partita che potrà dare una svolta al campionato di entrambe le squadre.
Sampdoria e Genoa stanno continuando la preparazione in vista del 106° derby della Lanterna, che prenderà il via domenica prossima alle ore 15.00.
Una settimana lunga quella che precede il derby, una settimana in cui il passare dei giorni aumenta l’ansia e le pressioni intorno a Genova che si sta preparando per questo importante appuntamento.

Anche chi l’ha vissuto sul campo come Fabio Bazzani ricorda, a distanza di anni, le emozioni uniche che una partita del genere è in grado di generare; lui che insieme al gemello d’attacco Francesco Flachi vinse 3 derby su 3 (due in campionato e uno in Coppa Italia), lui che con i suoi gol ne decise un paio, insomma uno che di derby se ne intende.

I suoi gol sono ancora nella mente di tutti i tifosi sampdoriani e sperano che la storia si possa ripetere con nuovi protagonisti.
Fabio Bazzani, intervistato in esclusiva da Genova24.it, ricorda quegli anni indimenticabili, culminati con la promozione in Serie A: «Che partite quelle, quante emozioni spero che domenica possa andare tutto per il meglio. Certo la squadra, con le due sconfitte rimediate contro Inter e Palermo non arriva al meglio all’appuntamento. D’altra parte non c’è sfida migliore di questa per riscattarsi. Un successo nel derby significa tanto, in questo momento ancora di più. Con una vittoria la Sampdoria avrebbe la possibilità di guadagnarsi la supremazia cittadina e di chiudere ogni discorso sul fronte salvezza».

Oltre alla supremazia cittadina, come ha detto Bazzani, la Sampdoria e in particolare i tifosi, potrebbero prendersi una rivincita su quel derby di due anni fa che praticamente condannò i blucerchiati alla serie cadetta: «Il gol di Boselli se lo ricordano tutti. Il calcio, come la vita, è una ruota che gira. Capita di rivivere sensazioni già vissute in passato, magari a parti invertite. E questa volta è la Sampdoria ad avere la possibilità di inguaiare i cugini».

La partita di domenica pomeriggio sarà quindi di vitale importanza per entrambe le squadre e poi un derby è sempre un derby, una partita diversa da tutte le altre, non una gara qualunque: «Sono frasi fatte, credo che non lo possa pensare nessuno. Sono 90’ che non hanno nulla a che fare con le altre gare. L’aspetto tecnico in queste situazioni conta poca, servono carattere e attributi».

Nella partita d’andata il mattatore dei rossoblù fu un ragazzino del 93’, un certo Mauro Icardi che da quella sera diventò un titolare inamovibile; fece impazzire la retroguardia avversaria per poi darle il colpo di grazia con la rete del definitivo 3 a 1: «L’ho visto dal vivo nella gara di andata, ha stoffa e carattere. Sta vivendo un momento di flessione al pari di tutta la squadra ma sono convinto che possa tornare a dire la sua già domenica».

Infine l’ex numero 9 blucerchiato ricorda i suoi tifosi, che ad ogni partita e specialmente al derby, regalano emozioni uniche: «Il derby di Genova si vive 365 giorni l’anno ma non si esagera mai. Ci si schiera da una parte o dall’altra e ci si prende in giro ovviamente ma sempre con grande civiltà e rispetto. Vedere i tifosi di entrambe le squadre presentarsi allo stadio gli uni al fianco degli altri è pazzesco. Questo è sport, questo è il derby».

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