Delio Rossi: «Gara di una delicatezza estrema, siamo in difetto coi tifosi» - Samp News 24
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2013

Delio Rossi: «Gara di una delicatezza estrema, siamo in difetto coi tifosi»

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Ci si avvicina al weekend e come di consueto Delio Rossi intrattiene i giornalisti nella conferenza stampa del venerdì, alla vigilia di Sampdoria-Torino, una gara «di una delicatezza estrema» – come afferma proprio mister Delio Rossi dalla sala stampa del Gloriano Mugnaini di Bogliasco. In settimana tanti discorsi su un possibile cambio di modulo, sulla quale il mister sembra d’accordo: «Sul discorso di cambiare, penso che ci sia la necessità di farlo per togliere un certo appiattimento».

Non un buon avvio di campionato per la Samp, con solo due punti raccolti, ma Delio Rossi è convinto: «Il campionato sta dicendo che è presto per dare un giudizio completo: dopo 10 giornate si potrà dare un giudizio, gli obiettivi non cambiano».

Parole anche per l’avversario, il Toro di Giampiero Ventura, autore invece di un buon avvio di stagione: «Il Torino può fare un buon campionato, fermo restando che ci sono 6-7 squadre che sono sopra a tutte.  Il Toro ha il suo modo di giocare, fa girare molto palla, non lascia spazi e ci vorrà una Samp che non si è ancora vista: sarà una partita nella quale devi fare risultato anche se ce ne sono altre 31. Non bisogna giocare con la frenesia, con l’ansia, o alla va o la spacca. Certamente ci vorrà il cuore molto caldo. Molte volte basta poco per invertire un trend, ad esempio la partita con la Juventus dell’anno scorso quando sono arrivato dove per molti sembravamo spacciati e da lì si è innescato qualcosa di virtuoso: mi auguro che succeda questo però dobbiamo ricercarlo». 

Alla Sampdoria spesso sembra mancare qualcosa, soprattutto a livello mentale: «La forza dobbiamo trovarla dal di dentro, dalla fiducia nei compagni e nell’allenatore. Poi è normale che ora non ci sia l’allegria però buttarci giu non ci aiuta ad uscire da questo momento».

Parole d’elogio per i tifosi, sempre vicino alla squadra nonostante il momento non brillante: «Siamo in difetto nei confronti dei tifosi. Li ringrazio. Anche la manifestazione di domani significa attaccamento. Fino ad adesso stanno soffrendo come noi e il loro comportamento denota attaccamento».

Passiamo alla probabile formazione, che dovrebbe portare a un nuovo cambio di modulo e diversi ritorni in campo: «L’allenatore, siccome vede le partite, ha l’esigenza di provare altre strade percorribili. Anche perchè significa sbattere la testa contro il muro e onestamente non mi sembra il caso. Vediamo dopo l’allenamento di oggi e di domani. Eder? È una freccia in più, speriamo stia bene. Il 4-4-2 ha senso se gli altri giocano con tre punte. Devi avere la possibilità di crearti dei sostituiti nell’eventualità ci sia una squalifica o infortunio. Devi trovare la quadratura del cerchio.Penso che Angelo abbia esperienza, basta che giochi. Non ho mai pensato vincano i sistemi di gioco, penso vinca l’interpretazione. Ci sono squadre fortissime che giocano con una sola punta e squadre debolissime che giocano con quattro punte. È l’atteggiamento che conta e non il numero degli attaccanti che vengono schierati. Non ho mai pensato di andare in campo per pareggiare. Bisogna andare in campo giocando per vincere, rischiando di perdere. Non ho mai fatto una formazione per pareggiare».

In settimana lieve preoccupazione per Manolo Gabbiadini, paura subito dissipata dal mister che afferma: «Gabbiadini, sta bene. Ha preso solo una botta». 

In chiusura, immancabile la domanda su Enzo Maresca: «Maresca fa parte del gruppo assieme a suoi 30 compagni e potrebbe essere convocato per la prima volta».

 

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