La domenica con Lei - Tre passi verso la maturità - Samp News 24
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2014

La domenica con Lei – Tre passi verso la maturità

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La Sampdoria di Sinisa Mihajlovic domina in quel di Reggio Emilia, batte il Sassuolo e conquista il traguardo dei quaranta punti stagionali che, allo stato attuale, significano nono posto in classifica. La cosa più bella da sottolineare è senza dubbio la volontà dimostrata dai blucerchiati nel voler ottenere i tre punti fin dalle prime battute di gioco. Non si sono visti passaggi a vuoto o cali di concentrazione ma si è palesato un atteggiamento deciso e propositivo che ha impedito al Sassuolo di giocare la partita e di creare sostanziali pericoli (il gol di Longhi in netto fuorigioco). Il Doria insomma, dopo la debacle di Bergamo, ha reagito da grande squadra annichilendo in quattro giorni Verona e Sassuolo, soprattutto dal punto di vista della solidità mentale e della pura (ma mai scontata) voglia di vincere: sono passi avanti sostanziali nel processo di maturazione di questa squadra, indipendentemente dalla situazione di classifica. 

La differenza di organizzazione tattica delle due squadre va ben oltre il punteggio finale. Da una parte il Sassuolo: una squadra senza veri punti di riferimento ed equilibri collaudati (a dimostrazione di un mercato molto attivo e qualitativo ma vuoto di sostanza), schiava della paura di sbagliare e indebolita dalle aspettative deluse e da una possibile retrocessione all’orizzonte. Dall’altra la Sampdoria di Mihajlovic che si trova in una situazione diametralmente opposta. L’allenatore serbo ha mischiato un pò le carte nella formazione iniziale ed ha ottenuto, credo, le risposte che desiderava. Il Doria ha concesso poco o niente all’avversario, palesando una solidità difensiva che ha avuto in Da Costa e nel duo Regini-Mustafi una sicura conduzione. Sugli esterni da menzionare un positivo ritorno di Costa (che giocherà anche domenica contro la Fiorentina a causa della squalifica di Regini) e una crescente condizione fisica di De Silvestri, che veniva da un periodo di appannamento a livello offensivo. A centrocampo una menzione speciale la merita senza dubbio Bjarnason: l’islandese ha giocato benissimo in tutte le posizioni che ha ricoperto durante la partita (almeno tre) mostrando una buona condizione atletica, espressa concretamente in fase di interdizione e di appoggio alla fase offensiva. Bene anche Renan e Obiang, sicuri nelle giocate e sempre vicini al portatore di palla per ricevere o per suggerire un passaggio sicuro. Il tridente offensivo, che durante la partita ha cambiato forma spesso e volentieri (4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-2), ha confermato l’ottimo stato di forma di Sansone e Okaka (straripante in certe situazioni). Se Wszolek largo a destra non ha destato grande impressione (meglio a sinistra) altrettanto non si può dire di Eder, vero “crack” tecnico della partita. Il brasiliano ha fatto saltare il banco con le sue continue accelerazioni e intuizioni (splendido l’assist per l’1-2 di Okaka). Insomma, a livello di singoli, la squadra ha risposto benissimo. Se vogliamo trovare una chiave di analisi tattica della partita questa va ricercata nella diversa (radicalmente) organizzazione di gioco e nelle dinamiche di squadra. Il Sassuolo ha dovuto impegnarsi al massimo per mantentere l’equilibrio e non sfaldarsi nei reparti nevralgici, perdendo lucidità nella concretizzazione finale delle giocate. La Samp, squadra ben più coesa e meccanizzata, altro non ha fatto che giocare sui suoi punti di forza facendo le cose semplici. Una squadra ha faticato, mentalmente e tecnicamente, a stare in campo. L’altra, pur in formazione inedita, ha sfruttato le proprie sicurezze tattiche giocando a un livello più alto.  La differenza sta tutta qui ed è sicuramente un merito che va dato a mister Mihajlovic e al suo staff tecnico. 

Ora viene il bello. La Sampdoria dove continuare il suo processo di maturazione puntando tutto sulla continuità e l’entusiasmo. Ora che la salvezza è raggiunta la fame di risultati deve essere rappresentata dalla voglia di misurarsi con avversari più tosti e blasonati: così per vedere a che punto si è arrivati, dal punto di vista della crescita. Le prossime parite ci diranno se questa Sampdoria può ambire a diventare nel tempo quella squadra che tutti i tifosi sognano. Tornare a sognare non è poi così male

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