Sampdoria, Romagnoli lavora a Bogliasco dopo l’esclusione dal ritiro

Simone Romagnoli, esperto difensore centrale della Sampdoria, sta lavorando per recuperare il problema che l’ha frenato negli ultimi mesi

Simone Romagnoli ha saltato gran parte dell’ultima stagione a causa di un grave problema fisico. Il centrale classe ’90 ha accusato la rottura del tendine d’Achille, un infortunio che ha richiesto un’operazione chirurgica e lo sta tenendo lontano dal campo ormai da diversi mesi. Attualmente, il difensore sta lavorando a Bogliasco per superare questo lungo iter di recupero, il che gli ha impedito di essere convocato per il ritiro estivo della Sampdoria a Ponte di Legno Tonale.

Un infortunio che condiziona il precampionato

L’assenza di Simone Romagnoli dal ritiro è un segnale della complessità e della delicatezza del suo infortunio. La rottura del tendine d’Achille è un problema serio che richiede tempi di recupero lunghi e una riabilitazione meticolosa. La decisione di lasciarlo a Bogliasco, dove può essere seguito costantemente da staff medico e fisioterapisti, è la migliore per garantire un percorso di rientro ottimale.

Per il tecnico Massimo Donati, la mancanza di Romagnoli è un’ulteriore incognita per il reparto difensivo, già orfano di Giorgio Altare (anche lui alle prese con un lungo infortunio al crociato). Il club dovrà quindi valutare attentamente le opzioni sul mercato per rinforzare la retroguardia in attesa del pieno recupero dei suoi infortunati.

L’obiettivo: il rientro in campo a pieno regime

L’impegno di Romagnoli a Bogliasco è totale, con l’obiettivo di tornare a disposizione di Donati il prima possibile. Nonostante la lunga assenza, il difensore è determinato a superare questa fase e a rimettersi in gioco. La società e i tifosi attendono con ansia il suo rientro, sperando di rivederlo presto a pieno regime in campo.