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2013

Siamo rAgazzi fortunati

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Inutile negarlo. Si è tifosi, malati, fanatici, psicopatici di calcio soprattutto per momenti come quello thrilling del finale di Cagliari-Sampdoria. Sbadigli, imprecazioni, delusioni per quasi l’intera durata dell’incontro e poi un vortice di emozioni contrastanti ed estremamente ravvicinate nel fazzoletto di soli cinque minuti. È il bello del calcio e della vita, ci sono lassi di tempo anche molto lunghi in cui non accade nulla di rilevante e poi una manciata di minuti stravolgente, capace di cambiarti la vita.

Cagliari-Sampdoria è stata la controversa sfida tra una società capace di allestire una squadra di ottimo livello con pochi soldi e con un progetto solido e ponderato, ed una che invece ha trovato una soluzione goffa all’equazione salvezza tranquilla + riduzione monte ingaggi, presentando a Rossi una rosa ridondante eppure carente, priva di alcuni elementi chiave e con diversi giocatori inutili. Per ampi tratti dell’incontro, il campo ha rappresentato fedelmente lo squilibrio esistente tra le due squadre, col Cagliari che ha letteralmente nascosto il pallone ai blucerchiati per tutto il primo tempo, salvo il lampo della sgangherata e maldestra azione della Sampdoria culminatasi col tocco in rete di Wszolek, annullato per un fuorigioco che non c’era. Poi è finalmente entrato in campo Sansone, misteriosamente nascosto nei primi quarantacinque minuti da Rossi. L’ex Sassuolo non gioca affatto la miglior partita della sua carriera eppure con poche ed elementari giocate cambia volto alla squadra, come la sponda che regala a De Silvestri il pallone del 2-2. La storia ci insegna che un pareggio col Cagliari, peraltro in trasferta, è da festeggiare quasi come una vittoria allo Juventus Stadium. Tuttavia la prestazione non ci lascia completamente soddisfatti, il fatto che sui quattro goal complessivamente segnati in campionato ci siano state ben tre papere dei portieri (grazie Sant’Agazzi e San Curci) non ci rassicura, anzi. Il calendario poi, non sorride esattamente a Delio Rossi: prima la Roma di Garcia farà visita al Ferraris, poi la Samp sfiderà il Milan in trasferta. Insomma, il rischio di chiudere questo dispendioso tour de force con zero punti e di restare inchiodati a quota due punti è tangibile. Se c’è però un retaggio convincente che la scorsa stagione ci ha lasciato riguarda proprio il più che dignitoso score raccolto contro le grandi. E poi, magari, ci daranno una mano anche De Sanctis ed Abbiati

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